L'ULTIMA SFIDA: L'ARTISTA DIVENTA REPORTER E DENUNCIA I «MISFATTI» DELL'INFORMAZIONE. A TORINO I MEDIA GIUDICATI DAI CREATIVI CONTEMPORANEII MEDIA SONO SOLO : IL BARBECUE DELLA VERITÀ, DELLE MALDICENZE, DEI PETTEGOLEZZI E DELLE INTERCETTAZIONILA SFIDA DEL SECOLO: L'OMBRA DELLA VERITÀ
BEN VENGANO: manichini mutilati, soldatini che ruotano sulla giostra all'interno di un circo dell'orrore, manifestanti antiaborto che urlano e «ragazze cin cin» che fanno lo striptease. Perché visti attraverso l'occhio dell'arte contemporanea i media appaiono come sono: una macchina di superficialità e violenza......... Siamo alla mostra «Press Play: l'arte e i mezzi di informazione», della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. L'esposizione, che aprirà le porte al pubblico DOMANI ( 2 febbraio), parte dall'influenza che due miti del Novecento continuano ad avere sui creativi del ventunesimo secolo: il «Grande Fratello» dello scrittore George Orwell e La società dello spettacolo del filosofo Guy Debord, vivi - nonostante siano passati più di sessant'anni dalla pubblicazione del primo e una quarantina dalle tesi del secondo. Dagli alieni di Orson Welles alle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein, di Gheddafi, ecc...ecc... la storia dei media è piena di errori, menzogne e autogol. Ma non è restituendo ai cittadini un'immagine d'autore del lupo cattivo che giornali e tv diventeranno cani da guardia. E resta il sospetto che in tanti artisti ci sia un filo di cattiva coscienza: come se nel denunciare i mass media del ventunesimo secolo temessero che anche la loro arte, ormai, ne sia diventata un segmento.