MARCO PICCOLO

ZURIGO, FEMEN, ATTIVISTE, TOPLESS,DIRITTI UMANI, SPORT, HOCKEY SU GHIACCIO, MONDIALI 2014, BIELORUSSIA


LE FEMMINISTE IN TOPLESS: VOLTI DELLA CONTESTAZIONE O DISTURBO NARCISISTICO DELLA FEMMINILITÀ? Le attiviste di Femen di nuovo in topless contro  regimi e ingiustizie
 Hanno esortato le mogli dei ministri ucraini a imporre lo sciopero del sesso ai loro mariti in segno di protesta contro l'esecutivo interamente al maschile e hanno sfilato in topless in moto per manifestare contro lo sfruttamento delle donne. Ora, le militanti di FEMEN, controverso gruppo femminista ucraino che  è solito praticare la protesta di piazza in topless, colpiscono ancora: quattro giorni dopo il blitz a Davos contro i «gangster» del Forum economico mondiale, hanno inscenato oggi un fuori programma davanti alla sede della Federazione Internazione di hockey sul ghiaccio a Zurigo, manifestando di nuovo a seno nudo, questa volta in segno di protesta contro l'organizzazione dei Mondiali 2014 in Bielorussia, per denunciare la «dittatura» esistente nel Paese. Il "blitz". Le quattro, vestite come giocatori di hockey e impugnando mazze con intorno filo spinato, sono entrate in pantaloncini corti e topless nel palazzo della Federazione, esibendo manifesti con la scritta «Lukashenko (il presidente bielorusso, ndr) all'Ajà», con riferimento alla Corte penale internazionale (CPI). «Siamo venute qui per chiedere che sia cancellato il campionato in Bielorussia», ha detto Inna Shevchenko, una delle attiviste. «Se la Federazione di hockey - ha aggiunto - permette l'organizzazione del Mondiale, vuol dire che sostiene la dittatura».