MARCO PICCOLO

GIORNATA MONDIALE CONTRO L'OMOFOBIA


È giusto fare coming out, dire al mondo la propria omosessualità? Per tre italiani su dieci, è ancora preferibile il silenzio. Meglio «non rivelarsi», non lasciar trapelare ciò che ancora potrebbe suscitare scandalo, discriminazione, o addirittura ritorsioni e violenze di ogni tipo, morali e fisiche.Omosessuali e società italiana, il peso dei numeri (e della discriminazione)
La maggioranza degli italiani è d'accordo sul fatto che una coppia di persone omosessuali che convive possa avere per legge gli stessi diritti di una coppia sposata, ma solo il 43,9% ritiene giusto che una coppia omosessuale possa sposarsi. È quanto emerge da un'indagine dell'istituto statistico nazionale Istat sulla popolazione omosessuale in Italia, resa nota oggi in occasione della giornata contro l'omofobia. Maggiore è invece la contrarietà nei confronti dell'adozione dei figli: solo il 20% si dice d'accordo. La maggioranza degli italiani (61,3%) ritiene che in Italia gli omosessuali siano molto o abbastanza discriminati, e il 73% condanna i comportamenti discriminatori, come il fatto che non si assuma una persona perché omosessuale o non si affitti un appartamento per lo stesso motivo. Crea problemi, però, il fatto che persone omosessuali rivestano alcuni ruoli: per il 41,4% non è accettabile un insegnante di scuola elementare omosessuale, per il 28,1% un medico, per il 24,8% un politico. La maggioranza ritiene accettabile che un uomo o una donna abbiano una relazione affettiva e sessuale con una persona dello stesso sesso, ma il 55,9% ritiene che gli omosessuali sarebbero meglio accettati se fossero più discreti.