MARCO PICCOLO

TUTTA LA COMMUNITY NE PARLA, SESSO PER I DETENUTI, “NEL RESTO DEL MONDO GIÀ SI FA”, SPAZI DI AFFETTIVITÀ , MOGLI, COMPAGNE,


IL CASO.  L'intimità e il sesso dietro le sbarre. L’innovazione è  discussa a livello nazionale. Ma ci sono tanti pregiudizi e tanti tabù  per la sicurezza, gli spazi e l'offesa alla dignità.  Il sesso in carcere? Gli agenti di polizia penitenziaria rifiutano l'idea, scetticismo tra i detenuti..... CLAMOROSA  INIZIATIVA DEL TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA TOSCANO
SESSO IN CARCERE PER I DETENUTI: DIRITTO ALL’AFFETTIVITÀ  È SEGNO DI CIVILTÀ. I RAPPORTI SESSUALI  SI CONCEDONO PERSINO NELLE TERRIBILI PRIGIONI ALBANESI ANTONIETTA FIORILLO, presidente del tribunale di sorveglianza toscano, decidendo sul reclamo di un detenuto – italiano, sessantenne – ha sollevato alcune eccezioni di incostituzionalità alle norme e alla prassi che oggi inibiscono ai detenuti e alle loro famiglie di avere rapporti affettivi e sessuali. Il problema è antico e scandaloso L’iniziativa odierna riporta  la questione alla sua normalità, cioè alla anormalità feroce quanto inavvertita della mutilazione affettiva e sessuale dei detenuti, quale che sia l’occasione che li ha portati in carcere, e dei loro cari, che in carcere vengono da innocenti. Si discute, infatti,  proprio dell’orribile “tortura” inflitta ai carcerati : sesso immaginato e negato, con l’unico ricorso di una masturbazione ossessiva; o un’omosessualità non scelta, imposta con la violenza o accettata con rassegnazione. Esiti tutti opposti al proclamato intento di riabilitazione.