MARCO PICCOLO

RIGNANO FLAMINIO, TUTTI ASSOLTI, I BAMBINI NON HANNO SUBITO ABUSI, CACCIA ALLE STREGHE, UN CASO DI PSEUDO-PEDOFILIA


DOPO SEI ANNI  DI CACCIA ALLE STREGHESI È FINALMENTE CHIUSO IL PROCESSO  SULLA PEDOFILIA A RIGNANO FLAMINIO: TUTTI ASSOLTI. IL FATTO NON SUSSISTE
Gli abusi sui bimbi di Rignano Flaminio non ci sono mai stati. Il tribunale di Tivoli ha assolto i cinque imputati con la formula «il fatto non sussiste»: a sei anni dall'avvio dell'inchiesta. Non ci sono gli «orchi» che avrebbero seviziato e violentato 21 bimbi (19 quelli costituiti parti civili) dell'asilo Olga Rovere tra il 2005 e il 2006. GLI INSULTI IN AULA - Quando il presidente Mario Frigenti ha letto la sentenza 38 genitori dei piccoli, sconvolti, hanno replicato all'assoluzione con pianti e urla. Una mamma è svenuta, un papà ha dato un pugno alla porta, altri hanno insultato i giudici: «Tribunale di merda». «Questa sentenza legalizza la pedofilia!», ha gridato Arianna Di Biagio. Per evitare incidenti, gli avvocati della difesa sono stati scortati fino alle auto dai carabinieri. L'assoluzione con la formula "il fatto non sussiste" significa che i bambini non hanno subito abusi, quindi i familiari dovrebbero essere contenti. È assurdo che ci siano voluti sei anni per accertare l'innocenza degli imputati. La stessa pronuncia sarebbe potuta arrivare al termine dell'udienza preliminare. Si sarebbero evitate inenarrabili sofferenze a bimbi e ad adulti, e correlativamente,  di sprecare energie, tempo e denaro.  A favore degli imputati si erano già espressi il Tribunale del Riesame e la Suprema Corte.