MARCO PICCOLO

L'OPINIONE, PAURA DI CRESCERE, SINDROME DI PETER PAN, L'ISOLA CHE NON C'È, UOMO RAGAZZO, ETERNA ADOLESCENZA,


In un clima di generalizzata crisi dei valori, si consuma la morte dell'ideale classico di età adulta che non si staglia più come felice traguardo di un percorso di crescita, mentre i giovani contemporanei, sempre più preda della sindrome di Peter Pan, si rifugiano in una prolungata adolescenza.GIOVENTÙ SPRECATA: L’ESERCITO DEI BAMBOCCIONI
  Oserva il bravissimo e acuto Massimo Gramellini che durante una visita all’ufficio di collocamento della sua città, la ministra torinese Elsa Fornero ha teso la mano a un disoccupato di vent’anni seduto in attesa, il quale ha eroicamente resistito al richiamo della buona educazione che gli suggeriva di alzarsi in piedi. Col sedere ancorato alla seggiola, il giovanotto ha spiegato alla ministra di essersi diplomato presso l’istituto alberghiero e, quando lei gli ha fatto notare che di solito quel diploma garantisce un lavoro, le ha candidamente risposto: «Ma a me non piace lavorare la sera mentre gli altri escono». Le cronache sostengono che Fornero non lo abbia neanche addentato. Ci sarebbe da chiedersi come mai il seder-incollato abbia scelto l’indirizzo alberghiero: alberghi e ristoranti hanno da sempre la pessima abitudine di servire la cena all’ora di cena. E’ una notizia sconvolgente, me ne rendo conto, però qualcuno doveva pur darla a quel caro fanciullo. Storie come questa rinforzano purtroppo i luoghi comuni sulla molle gioventù, quando invece esistono ragazzi che vorrebbero lavorare e non ci riescono, e tantissimi altri che lo fanno gratis o per due soldi, con contratti finti o precari, e vedono il proprio entusiasmo messo a repentaglio da adulti giovanilisti a parole. Quei ragazzi mi fanno pena. L’alberghiero fuori orario soltanto rabbia. Spero per lui che la vita gli tolga in fretta la seggiola da sotto il sedere. Una bella culata sul pavimento potrebbe ancora avere effetti miracolosi sul suo carattere.