MARCO PICCOLO

IL CASO, APPRENDIMENTO, BIMBI BOCCIATI PECCATORI, VIZI CAPITALI, ACCIDIA, SNOBBARE GESU', PAROLA DI PARROCO


Vuole risvegliare nei bimbi  peccatori, bocciati a scuola,  la coscienza delle proprie colpe e ricordar loro l'amore di Dio e la gioia del Suo perdono...MANCATO APPRENDIMENTO E' PECCATO GRAVE
Secondo il reverendo don Marco Scattolon  non aver fatto il proprio dovere a scuola è un  odioso peccato. Lo afferma, nero su bianco, il buon  parroco  di Padova  che ha affisso un  manifesto all’entrata della chiesa:"BOCCIATO=PECCATO. PROVVEDI! AVVISO SACRO". «Perdere un anno di scuola, gettarlo via così senza pentimento, e non confessarsi, è un grave peccato». E continua:  «Caro bocciato, mi fai pena e rabbia. É umiliante anche per te dover segnalare ad altri la tua bocciatura. Spiace a tutti perdere un anno per pigrizia, leggerezza, indisciplina. Vizi, o limiti, che si radicano nella vita ben oltre il periodo scolastico. Ti invito a verificare perchè ciò è accaduto». Oltre all’accidia, il parroco padovano elenca una serie di motivi per i quali capita di essere bocciati: «A volte si sbaglia indirizzo scolastico, ci possono essere problemi di apprendimento legati alla dislessia, mancanza di memoria o anche periodi di malattia. Ma quando manca l'impegno costante, un bocciato quasi sempre è responsabile della sua situazione. Ha arrugginito la sua volontà e sciupato un anno della sua vita, ha umiliato i suoi genitori, il loro sudore per farlo studiare, ha sperperato i soldi per mandarlo a scuola, intaccando il prestigio dell'intera famiglia».Parole  pesanti come sassi  e piene di rabbia, perchè don Marco equipara la bocciatura ad aver «snobbato l'invito di Cristo a sviluppare i propri talenti, dando un brutto esempio ai più piccoli. É doveroso che i bocciati facciano un esame di coscienza, si diano una mossa, si pentano e vengano a confessarsi. L'etica cristiana e impegno scolastico vanno a braccetto e come diceva Socrate "c'è un solo bene, il Sapere, e c'è un solo male, l'Ignoranza". Farsi bocciare per mancanza di impegno e indolenza è un insulto alle migliaia di bambini e ragazzi dei paesi del Terzo Mondo che vorrebbero studiare, ma non ne hanno la possibilità. L'impegno a scuola è sinonimo di impegno poi nella vita da adulti».