MARCO PICCOLO

IL LATO C DELLE DONNE,


 COSÌ L'EUROPA SPRECA IL CERVELLO DELLE DONNE
 Come osserva anche la ministra Birgitta Ohlsson nell’Unione Europea il 60% degli studenti universitari è composto da donne. Tuttavia l’occupazione è inferiore tra le donne rispetto a quanto invece accade per gli uomini. Solo un dirigente di azienda su dieci è donna; solo il 24% dei parlamentari è costituito da donne. Nei paesi più ricchi della terra il salario maschile è del 18% superiore a quello femminile, nonostante la forza lavoro femminile sia più qualificata di quella maschile. L’Europa spreca il cervello delle donne. È noto ormai il diffuso allarme contro la fuga dei cervelli che si sta verificando in Europa, il cosiddetto “brain drain”. Ma direi che oggi ancor più grande e problematico è il “brain in vain”, cioè il fenomeno per cui molte donne raggiungono un livello d’ istruzione superiore senza che se ne sfruttino poi le competenze. Se l’Europa vorrà risolvere la scottante crisi del debito e la crescente competizione sul mercato mondiale, una maggiore parità è assolutamente necessaria.