DALLA SOTTOVESTE DI KIM BASINGER AL BIKINI DI URSULA ANDRESS: L'ABBIGLIAMENTO SI IDENTIFICA CON I PERSONAGGI. SOPRA IL VESTITO, UN'EMOZIONE. ECCO GLI "ABITI MITO" DEGLI ITALIANI“QUANDO S'INDOSSA UN'EMOZIONE” La sottoveste di Kim Basinger in “Nove settimane e mezzo”. Il miniabito di Sharon Stone quando accavalla le gambe in “Basic Instinct”. Il bikini di Ursula Andress, partner di 007 in “Licenza di uccidere”. Il giubbotto dello spericolato Tom Cruise in “Top Gun”. Ma anche il vestito a fiori della signora Coriandoli; la maglia azzurra di Tardelli; il cappello di Lucio Dalla... Sono solo alcuni fra i capi-mito che appartengono all'immaginario collettivo degli italiani. Lo rivela uno studio che indica come il fattore trasgressione giochi un ruolo importante, nella selezione dei capi-mito, perchè scatena pensieri erotici e sensuali. Da qui la sottoveste della Basinger che diventa un inconscio oggetto del desiderio. L'altro aspetto che emerge dall'inchiesta è legato all'originalità del travestitismo giocoso, che rimanda a personaggi simpatici (la signora Coriandoli di Ferrini, Sbirulino della Mondaini). Segue il “fascino della divisa”: militare, sportiva o di altro tipo, come segno di appartenenza a un gruppo. E ancora, quei capi distintivi di certi personaggi: la camicia di Costanzo (complice anche la pubblicità), il fazzoletto di Pavarotti, la polo dell'Avvocato, la T-shirt di Jovanotti.
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DALLA SOTTOVESTE DI KIM BASINGER AL BIKINI DI URSULA ANDRESS: L'ABBIGLIAMENTO SI IDENTIFICA CON I PERSONAGGI. SOPRA IL VESTITO, UN'EMOZIONE. ECCO GLI "ABITI MITO" DEGLI ITALIANI“QUANDO S'INDOSSA UN'EMOZIONE” La sottoveste di Kim Basinger in “Nove settimane e mezzo”. Il miniabito di Sharon Stone quando accavalla le gambe in “Basic Instinct”. Il bikini di Ursula Andress, partner di 007 in “Licenza di uccidere”. Il giubbotto dello spericolato Tom Cruise in “Top Gun”. Ma anche il vestito a fiori della signora Coriandoli; la maglia azzurra di Tardelli; il cappello di Lucio Dalla... Sono solo alcuni fra i capi-mito che appartengono all'immaginario collettivo degli italiani. Lo rivela uno studio che indica come il fattore trasgressione giochi un ruolo importante, nella selezione dei capi-mito, perchè scatena pensieri erotici e sensuali. Da qui la sottoveste della Basinger che diventa un inconscio oggetto del desiderio. L'altro aspetto che emerge dall'inchiesta è legato all'originalità del travestitismo giocoso, che rimanda a personaggi simpatici (la signora Coriandoli di Ferrini, Sbirulino della Mondaini). Segue il “fascino della divisa”: militare, sportiva o di altro tipo, come segno di appartenenza a un gruppo. E ancora, quei capi distintivi di certi personaggi: la camicia di Costanzo (complice anche la pubblicità), il fazzoletto di Pavarotti, la polo dell'Avvocato, la T-shirt di Jovanotti.