MARCO PICCOLO

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IL LIQUIDATORE DEGLI AMORI FINITI
Tre minuti per dirlo:  «Sono stato incaricato di comunicarle che il suo partner intende troncare ogni rapporto con lei». Nessuna possibilità di controbattere: il messaggero mostra il mandato e legge ad alta voce le ragioni della rottura. Se c'è una sfuriata, la subisce impassibile: è compresa nel prezzo. Bernd Dressler fa di mestiere il liquidatore di amori finiti. Fino a un anno fa liquidava sinistri, poi ha perso il lavoro e, a cinquant'anni, se n'è inventato uno nuovo. Ora Dressler ha un sito web, un ufficio a Berlino-Zehlendorf e ha dovuto assumere un collaboratore per gestire le telefonate e la posta. Chi va da lui ha deciso di chiudere una storia ma non sa, o non vuole, farlo direttamente. «Tre su quattro sono ragazze. Vivono gli amori come bevono una birra: quando si sono scolata la bottiglia, la mollano lì. Tutto il resto è fastidio, meglio se a occuparsene è un altro. Vogliono chiudere senza scenate, non vogliono soffrire né commuoversi e tornare sui loro passi», dice. E si dondola sulla sedia, le mani intrecciate dietro la nuca e un sorriso condiscendente. Prima di accettare vuole sentire tre buone ragioni: gli servono per il colloquio con il partner scaricato. Ai dubbiosi propone un test per misurare quant'è profonda la crisi. Poi chiede di valutare, su una scala da uno a dieci, quant'è violento e irascibile il futuro interlocutore. Se lo considera pericoloso, lascia perdere. Se accetta, offre tre alternative: telefonata, lettera, visita. Stila un contratto, lo fa firmare. Pagamento anticipato, in contanti. La chiusura più economica è per lettera, 10 euro. «Ne ho scritte poche - dice -. Chi si decide per quella via, di solito, lo fa da sé». La più richiesta è la telefonata. Costa 19,90 euro e ha due varianti: «restiamo amici» o «lasciami in pace». Il pacchetto più caro è la visita a domicilio - 49,95 euro -, con eventuale ritiro degli effetti personali. «Le ragazze chiedono indietro soprattutto le foto delle vacanze insieme - dice -. Qualcuno mi manda con una valigia e l'elenco delle cose da prendere. Se riesco a recuperarle, sono 20 euro in più. Se non vogliono darmele, non discuto e me ne vado a mani vuote». Per contratto, il colloquio si svolge per le scale. «Mi devo proteggere dagli scatti d'ira, meglio essere in un luogo di passaggio». L'eventuale offerta di entrare a bere un caffè e parlare con calma viene rifiutata. «Comunque, capita di rado. In genere l'interlocutore è sbalordito, non ci crede, pensa che sia uno scherzo e ci sia una candid camera nascosta da qualche parte. Allora faccio vedere il contratto, con la firma dell'ex. Poi me ne vado. La faccenda dura pochi minuti, non m'ingolfo in discussioni. Sono un messaggero: consegno e via». «Non ho avuto nessun cliente che avesse più di quarant'anni, ma molti che ne hanno venti o addirittura sedici. Si passano la voce, mi chiamano Terminator». Viste le buone prospettive del mercato - «è in fondo lo stesso dei dating on line, solo che io acchiappo i clienti alla fine della storia» - ora ha aperto due nuovi siti: «ritorna» e «perdonami». L'ex non vuole più parlare con te? Ci penso io, promette l'annuncio sul sito. Contando sull'effetto sorpresa, di solito ci riesce. Ormai rodato nel ruolo di ambasciatore che porta pena, Dressler gestisce anche il sito «cattive notizie». Finora gli è toccato soprattutto comunicare a qualcuno che era stato diseredato.