MARCO PICCOLO

IL CASO, PROSTITUZIONE, RIAPERTE LE CASE CHIUSE, TREVISO, SI' AL SESSO A PAGAMENTO,


PROSTITUZIONE, IL SINDACO RIAPRE LE "CASE CHIUSE": SÌ AL SESSO A PAGAMENTO
Non saranno multate le prostitute che esercitano in casa nel comune di Godega Sant'Urbano (Treviso). Lo ha stabilito oggi la giunta guidata dal sindaco Alessandro Bonet introducendo la novità nel nuovo regolamento di polizia urbana. «Il Comune - spiega il primo cittadino - non perseguirà chi si prostituisce volontariamente a casa propria senza procurare fastidio o creare turbativa all'ordine pubblico nel rispetto della civile convivenza e della pubblica moralità». Contemporaneamente il nuovo regolamento reintroduce il divieto di fermare il veicolo lungo le strade comunali per contrattare prestazioni sessuali a pagamento. «Vogliamo ripristinare - aggiunge Bonet - quanto già introdotto, ma annullato dalla Corte Costituzionale che aveva cestinato la parte del decreto Maroni che dava la possibilità ai sindaci di emettere ordinanze per motivi di pubblica sicurezza». Bonet non è nuovo a tali iniziative: già nel settembre scorso aveva emesso un'ordinanza anti-prostituzione con sanzione pecuniaria per prostituta e cliente, appellandosi, in questo secondo caso, a diritto alla salute e libertà personale. «In Europa - spiega Bonet - ci sono Paesi che hanno trovato soluzioni per l'esercizio del meretricio da cui prendere esempio, l'abrogazione di parte della legge Merlin, consentirebbe di normare e legalizzare il fenomeno giungendo ad una situazione nella quale chi vuole e solo chi vuole può esercitare la prostituzione. Si eviterebbero così tutti quei fenomeni di sfruttamento, violenza, degrado e malavita».