MARCO PICCOLO

ANTROPOLOGIA, CULTURA, FOTO, BELLEZZA,AMBIENTE, CAMBIAMENTI CLIMATICI, ETIOPIA,OMO VALLEY, SURI, SURMA,


I MILLE VOLTI DELLA BELLEZZA.... NON C'E' DUBBIO: BELLI SI DIVENTA
Una mamma della tribù etiope dei Surma con il suo bambino in braccio e la brocca piena d'acqua in testa: è difficile stabilire se in questa fotografia colpisce più l'enorme disco labiale della donna o il viso completamente disegnato del piccolo. Per questa etnia africana, appartata sulle alture a ovest del fiume Omo, il corpo non solo è considerato una tavolozza da decorare, ma rappresenta un vero e proprio status symbol, il cuore pulsante della loro cultura e delle tradizioni, lo strumento privilegiato per comunicare. Mentre gli uomini si dipingono il corpo con maestria e raffinatezza invidiabili utilizzando argilla e gesso, con i quali disegnano forme geometriche, righe e motivi decorativi tra i più fantasiosi, le donne esibiscono con orgoglio le cicatrici con cui ricamano il loro corpo tramite la “scarificazione” - pratica con la quale vengono incisi gli strati superficiali della pelle per provocare segni permanenti - e il piattello labiale, simbolo di bellezza e maturità sessuale oltre che indicatore della dote richiesta per averle in spose. I bambini, come gli uomini, sono completamente nudi, ma al contrario degli adulti hanno il volto dipintodi un bianco splendente con screziature di color ocra. Corpi come vere opere d'arte temporanee per il piacere permanente di essere belli, di sedurre, di farsi ammirare e rispettare. Anche se con regole a noi incomprensibili, la ricerca assidua della bellezza fisica per questa tribù primitiva assume un ruolo fondamentale nelle loro tradizioni e stile di vita, conservati straordinariamente intatti sino al giorno d'oggi. L'identità dei Surma (o Suri, come si chiamano tra loro) e la loro stessa sopravvivenza, così come quella delle altre popolazioni indigene presenti nel mondo, è oggi messa in pericolo dai cambiamenti climatici, dagli interessi economici legati alle loro terre e da imponenti progetti agro-industriali che di fatto vanno a modificare irrimediabilmente il fragile ecosistema in cui esse vivono. Per questo motivo le Nazioni Unite hanno sentito la necessità di proclamare, in data odierna, la Giornata Mondiale delle Popolazioni Indigene, tutelandone l'identità e il diritto di esistere e riconoscendo l'importanza del loro contributo alla tutela dell'ambiente. Qui sotto alcuni guerrieri pronti ad esibire la loro avvenenza, mascolinità e forza( da Focus).