MARCO PICCOLO

DELITTO DI GARLASCO, CHIARA POGGI, ALBERTO STASI, 13 AGOSTO 2007-13 AGOSTO 2012, CRIMINOLOGIA, CRIMINALISTICA


DA CINQUE ANNI I POGGI CERCANO GIUSTIZIA PER LA FIGLIA...  MA TROVANO SOLO LA LEGGE  DELITTO D'AUTORE
Come si ricorderà Chiara Poggi fu assassinata   a Garlasco il 13 agosto del 2007. Il corpo giaceva in un lago di sangue alla fine della scalinata che portava in garage. In paese c'è ancora Alberto Stasi, il fidanzato di Chiara. Il biondo dagli occhi di ghiaccio che resta  l'unico sospettato ed imputato del processo, e che è stato assolto sia in primo sia in secondo grado. Di quel delitto ormai si sa tutto: dal carattere difficile del pm Rosa Muscio agli errori banali fatti dagli investigatori (la scena del crimine è stata inquinata in maniera irreversibile a partire dal gatto di famiglia lasciato libero nella villetta posta sotto sequestro in attesa dell'arrivo dei Ris, ecc...ecc...). Cinque anni dopo viene allora da chiedersi che senso abbia ricordare questo delitto. I genitori di Chiara non possono che chiedere giustizia. E' giusto che sia così; hanno perso una figlia senza sapere perché, nè per colpa di chi. L'assassino per loro è Alberto, senza ombra di dubbi. Vorrebbero vederlo in galera a scontare la sua pena quasi che la cosa potesse in qualche maniera lenire il loro dolore. Io non credo assolutamente  che la Cassazione possa ribaltare il verdetto del primo grado e dell'appello così come non credo  che emerga qualche elemento nuovo per cercare di risalire alla verità.  A meno di clamorose novità quindi quello di Chiara resterà per sempre un delitto perfetto, senza colpevole. I genitori di Chiara vivranno sempre con questo vuoto incolmabile, Alberto cercherà di costruirsi una vita normale ma non potrà. Resterà sempre un sospettato. Ci mostreranno foto delle sue fidanzate, ci diranno dove vivrà, dove lavorerà, dove andrà in vacanza. Sarà sempre il biondo dagli occhi di ghiaccio. Per molti un assassino, per la legge un innocente. Perchè è la nostra curiosità a tenere in vita tutto questo. Finita quella finiranno anche gli anniversari.