MARCO PICCOLO

LA SENTENZA DEL GIORNO, ESCORT SI', BATTONA NO!, IMPRENDITORE CONDANNATO, GIUDICE DI PACE, INGIURIE, NAPOLI


Lei è una escort, lui la chiama «battona»: imprenditore condannato per ingiuria
Un imprenditore romano ha definito una escort «battona» ed è stato condannato a pagare mille euro per aver commesso il reato di ingiuria. A stabilire la pena il giudice di pace della Capitale sentenziando che il termine «battona» rientra nella fattispecie del reato di ingiuria aggravata. Il fatto risale al lontano  9 ottobre del 2010 quando la escort, che lavora come accompagnatrice di facoltosi uomini d'affari, si trovava ad un party. Alla festa era presente anche l'imprenditore che in passato e in altre occasioni, si era avvalso della compagnia della donna. Dopo averla riconosciuta si era avvicinato per delle avances. Quella sera l'accompagnatrice stava lavorando per un altro cliente e di conseguenza ha rifiutato l'approccio dell'imprenditore che, infastidito dal rifiuto, ha rivolto ad alta voce alla donna il fatidico epiteto: "BATTONA!". Da qui la denuncia della  donna. OGGI LA SENTENZA:  «L'espressione proferita dall'imputato è lesiva dell'onore della querelante - ha stabilito il giudice - a nulla rilevando la circostanza, peraltro ammessa dalla stessa persona offesa, dell'effettivo esercizio da parte di quest'ultima del lavoro di escort e accompagnatrice». Per il legale dell'escort, l'avvocato Gianluca Arrighi, si tratta di «una sentenza che conferma il principio per cui nessuno è tenuto a subire offese generiche, a prescindere dal contesto personale, sociale o professionale».