MARCO PICCOLO

ANTICIPAZIONE, UNIVERSITA' PERUGIA, RICERCA, SPOGLIARSI, MAMME, STUDENTESSE, GIOVANI DONNE, LAP DANCE, CLUB PRIVE', STRIPPER


Spopola lo striptease dal guadagno facile. Nei locali di lap dance e nei club privè ora è il momento delle giovani madri di famiglia e delle studentesse...  SPOGLIARSI PER...VESTIRE LA VITA    
Per giovani donne in cerca di lavoro, durante questa drammatica crisi socio-economica,  la soluzione a portata di mano per guadagnare in fretta ciò che serve per vivere sta diventando sempre più spesso quella di spogliarsi in pubblico o in internet. A testimoniarlo è un'indagine svolta dall’università  di Perugia e che verrà pubblicata in settembre.   Ciò che ne esce è uno spaccato dell'universo della nuova generazione delle stripper. Come  Rosa  una donna divorziata con figlio, che si spoglia ogni sera in un club e grazie ai soldi che ricava mantiene la famiglia e paga la baby-sitter che le tiene il bambino. Lavorare di notte la rende felice «perchè durante tutto il giorno posso stare con mio figlio mentre quando si addormenta vado a lavorare» ed altrettanto assicura la collega di lap dance Nicole, anche lei mamma, che dopo aver passato otto anni con indosso il grembiule da bidella scelse di cercare soldi in altri modi. Cristina, invece,  si spoglia in un altro locale della stessa città ma è single, senza figli, ed i biglietti verdi che ricava li mette da parte al fine di poter pagarsi gli studi in medicina. I gestori di club confessano di cercare madri e  studentesse, avvenenti e «di buona famiglia» perchè riescono a combinare un fisico da modelle con la capacità di instaurare una conversazione con il cliente che, prima della lap dance, ama parlare, intrattenerle. Avere una cultura media e parlare con proprietà  significa essere in grado di riconoscere meglio il cliente, saper capire da un dettaglio del vestito o da un'espressione del viso quanto può rendere. «La prima cosa che penso quando un cliente mi chiede di danzare per lui è come posso muovere il mio corpo per dargli piacere e stimolare le sue fantasie -ha confessato  Chiara- ma la seconda è quanti soldi posso levargli perchè questo è il mio lavoro». Il profilo della stripper si adatta alle esigenze di un mercato dove i clienti sono sempre più spesso uomini d'affari e professionisti che vogliono essere ascoltati e coccolati prima e durante lo strip. Il risultato per chi si spoglia si misura in biglietti da venti dollari: se fare l'autista di un bus garantisce 200  euro a settimana le lap dance possono arrivare a far guadagnare fino a 1000-3000 euro a settimana. Senza contare la possibilità di attirare il cliente nei “privè” che i club per soli uomini offrono sempre più spesso, dove lei e lui restano da soli per  15 minuti  ad un prezzo che va dai 50 ai 100 euro. Sebbene i gestori dei locali assicurino che i rapporti completi sono rigorosamente proibiti -perchè comporterebbero il reato di prostituzione- alla fine del mese si tratta di extra che fanno ulteriormente lievitare le entrate.