MARCO PICCOLO

INFESTANTI, PARASSITARI E NON,


LE  ERBACCE
Spesso facendo una passeggiata in città   abbiamo occasione di osservare  ai bordi delle strade o nelle fessure dei marciapiedi e dei muri specie vegetali rigogliose come la Portulaca, la Digitaria, l'Amaranthus, il Chenopodium, la Parietaria e altre e ci si domanda istintivamente come possano svilupparsi in condizioni così precarie, dove trovino l'acqua e il nutrimento, e soprattutto se alcune di esse non potrebbero essere coltivate a scopo ornamentale, purchè adeguatamente migliorate.  Negli Usa e in particolare nel North Carolina, ad esempio,  è stato già da alcuni anni lanciata una sperimentazione dal titolo WILDFLOWER PROGRAM. Si tratta dell'impiego delle specie spontanee o dei fiori di campo con cui debbono venire abbellite le aree di sosta lungo le autostrade, le aiuole spartitraffico; le piante sono appositamente cartellinate con il nome scientifico e volgare. Forse si potrebbe fare anche da noi anche perché  la ricchezza delle specie presenti in questi ambienti ha una notevole importanza nel mantenimento della biodiversità e offre  la possibilità di studiare le diverse condizioni ecologiche in quanto svolgono il ruolo di piante indicatrici.