MARCO PICCOLO

LA RIFLESSIONE DELLA NOTTE, IL TERRICOMIO, UMORISMO INVOLONTARIO, IL GIUSTIZIERE


QUESTO PAESE E' UN MANICOMIO.  EPPURE SAEBBE FACILE  REALIZZARE DEI SALVAGENTI ESTREMI QUALI LA RIFORMA ISTITUZIONALE, IL RICAMBIO DEL PERSONALE POLITICO, LA RICOMPOSIZIONE DEI NOSTRI PARTITI OBSOLETI PER RAGGIUNGERE UNA RAGIONEVOLEZZA  (SENZA MACELLERIA SOCIALE)  CHE NON PUÒ ESSERE DISGIUNTA DA UNA ROBUSTA COSCIENZA MORALE.......L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELLA FOLLIA
Un giustiziere si aggira nei meandri di un manicomio, pronto a colpire senza pietà medici, infermieri, pazienti, commisurando l'entità del castigo a una personale per quanto rigorosa graduatoria. Potrebbe essere l'avvio di un racconto giallo ed è invece il tema immaginoso che mi viene in mente questa sera. Il killer, armato di indignazione, sarcasmo e sprezzo, mosso dall'umor tetro che è proprio dell'inguaribile malpensante ha una tesi  chiara, solare, evidente: la famosa legge 180, quella ispirata all'antipsichiatria di Basaglia, ci ha regalato il paradosso supremo di un Paese che si nutre di paradossi. Ha cioè eliminato i  manicomi, lasciando sussistere il grande manicomio chiamato Italia o, per meglio dire, il sistema politico che lo governa.  Non esiste più una maggioranza o una opposizione ma una sola “Agenzia Parlamentare” che cerca di durare a esclusivo beneficio della casta e di altri “potenti”. Complice un quarantennio di leggi dissennate. In Italia ciò che è permesso non si può  fare e quel che è proibito si fa.  Ci serve, per uscirne, un doppio salto mortale.