MARCO PICCOLO

IL CASO DEL GIORNO,CULTURA, LONDRA ALLA BATTAGLIA DELLE FARFALLE, IMMOLATE IN NOME DELL'ARTE, DAMIEN HIRST, FOTO


Damien Hirst è nella bufera. L'acclamato artista britannico, a cui la Tate Modern ha dedicato una retrospettiva proprio in contemporanea con i Giochi Olimpici di Londra, è finito nel mirino degli ambientalisti, per un'opera costata la vita a circa novemila farfalle. ARTE COME EVOCATRICE DELLA MORTE O GIUSTIFICAZIONE DELL'ESISTENZA?
Una strage di farfalle o un colpo di genio? E’ sempre il solito Damien Hirst, è sempre la solita polemica: gli animalisti contro la star dell’arte contemporanea. Dopo gli animali in formaldeide questa volta Hirst finisce nel mirino per "In and Out of Love",
l’installazione alla Tate in cui gli insetti nascevano, prosperavano e morivano in una stanza del museo londinese.  A sostegno della “Rspca”, l’associazione britannica a difesa degli animali, ci sono i numeri: 9000 farfalle morte in 23 settimane di esposizione.   «Se si trattasse di cani, o gatti, il Paese si sarebbe già ribellato» dicono dall’associazione: le specie utilizzate da Hirst sono in molti casi rare, arrivano da regioni tropicali e, in condizioni normali, vivrebbero nove mesi. Un’eternità, rispetto ai pochi giorni da prigioniere nelle stanze senza finestre della Tate.