MARCO PICCOLO

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“E i seni al silicone non sono più artificiali degli anelli di legno infilati nel naso dai Papua della Nuova Guinea” I SENI DANESI CHE SEGNANO IL RITORNO ALLA NATURA
Seni “naturali” su manifesti, cartoline, pubblicità: la campagna made by nature è stata ideata dall’attrice Karen Nielsen per mostrare ai connazionali danesi la singolare bellezza del corpo femminile quando non è modificato dalla chirurgia estetica e in particolare dagli impianti al silicone. E il Kvindaret, il «Consiglio delle donne» che riunisce 45 associazioni femministe, ha dato il suo appoggio all’iniziativa. La rivolta contro le imposizioni del canone estetico dominante non è una novità, anzi sta diventando un tema ricorrente anche di quello star system spesso accusato di inculcare modelli omologati irraggiungibili. In più, nel caso dei seni in Danimarca, c’è il ritorno alla natura, lo slogan made by nature sottolinea la bellezza dei corpi nudi, non intaccati dalle protesi artificiali. Dice, in merito, lo storico Arnaud Baubérot: “… la bellezza è sempre una costruzione” (…) “La nudità non è sinonimo di natura, e la prova è che non esistono gruppi umani che vivono nudi, senza scarificazioni o tatuaggi. Vivere nudi, senza alcun vestito che è il primo segno di codice sociale, è un’invenzione dell’Occidente moderno, e la distinzione tra naturale e artificiale non ha molto senso. Anche la nudità comporta riflessione, atteggiamenti culturali, codici sociali, come si vede nel rifiuto nella sessualità nelle spiagge naturiste frequentate dalle famiglie”. Si è nudi, ma non si è naturali. Anche il non portare abiti quindi diventa un abito.  Anche l’estetica “naturale” è un’estetica costruita, i concetti di “naturale” e “bello” cambiano con le epoche. A qualcuno piaceranno i seni intatti, ad altri quelli al silicone ma – sostiene lo storico – il “ritorno alla natura” non vuole ritorno alla bellezza tradizionale, perché la bellezza tradizionale non esiste.