MARCO PICCOLO

LA RIFLESSIONE DELLA SERA, AMORE IN INTERNET, INCONTRI IN RETE, SEDUZIONE ON LINE, GIOCO DELL'IDENTITA' NEL CYBERSPAZIO


le dinamiche del tradimento virtuale e dell'event­uale separazione restano  le stesse dell’adulterio reale: un coniuge “rinasce” mentre l'altro “va in pezzi”..... ADULTERIO ONLINEI “tradimenti” in rete sono sempre più frequenti. A volte  rimangono solo virtuali; altre volte si trasformano  in incontri rea­li durante i quali le aspettative create possono essere confermate o (più spesso) smentite. L'adulterio online sta travolgendo la coppia  ed è oramai entrato anche nelle aule dei tribunali. Perché, si afferma in giurisprudenza,  non è credibile pensare a significative differenze tra erotismo virtuale e consumo sessuale. Infatti, in entrambi i casi la coppia entra in crisi.  Inoltre, i tradimenti, ­anche solo virtuali,   pongono in luce la fragilità e le criticità dell’unione di coppia. Gli sms, l'e-mail, la memoria del computer  facilitano l’attività “investigativa” del partner geloso. In America, Elizabeth Field ha fon­dato il sito www.infidelitybusters.com diventando la prima detective specia­lizzata  in "E-DULTERI". II suo compito è rintracciare le prove dell' eventuale tradimento. Ancor  di più ha fatto la SpectorSoft Corporation, che ha creato software in grado di memorizzare tutti i contatti che un computer ha avuto con la rete. Infine un sito, sempre americano, www.netaddiction.com specializzato nella dip­endenza da Internet (IAD) ha individuato sette regole che permettono di sco­prire se  si è vittima di un tradimento elettronico. Il partner: -   dedica tutto il suo tempo libero e parte della notte  collegato in rete; -  si preoccupa  di proteggere la sua   privacy al computer, (password segrete, ecc.); - presenta minor interesse per le faccende domestiche e per l’andamento della casa; -  racconta bugie sui motivi che gli fanno passare tante ore collegato; -   ha cambiamenti negli atteggiamenti e nell'umore; -   fa registrare un calo del desiderio sessuale; -  dimostra assenza di interesse nel condividere e progettare il quotidiano (alla fine, l'unico divertimento diventa il computer).