MARCO PICCOLO

L'OPINIONE, SIGNOR G, GIORGIO GABER, A 10 ANNI DALLA MORTE, PRIMARIE DEL PD, "QUALCUNO ERA COMUNISTA"


Giorgio Gaber, nome d'arte di Giorgio Gaberscik (Milano, 25 gennaio1939 – Montemagno di Camaiore 1º gennaio 2003), è stato un cantautore, commediografo, regista teatrale e attore teatrale e cinematografico italiano. Affettuosamente chiamato "Il Signor G" dai suoi estimatori, è stato anche un chitarrista di vaglia, tra i primi interpreti del rock and roll italiano (tra il 1958 e il 1960).......LA FEDE LAICA DI GIORGIO GABERQuel sorridente chansonnier nascosto nel signor G
 Sono trascorsi 10 anni dalla scomparsa di Giorgio Gaber e io continuo a trovare eccellenti tutti i suoi testi anche perché vi è in essi una straordinaria lezione di poesia. Oggi, alla vigilia delle primarie del PD, mi ritorna alla memoria un suo testo recitato con accompagnamento: “QUALCUNO ERA COMUNISTA”: “Qualcuno era comunista perchè era ricco ma amava il popolo / Qualcuno era comunista perchè beveva il vino e si commuoveva alla feste popolari / Qualcuno era comunista perchè era talmente affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro /Qualcuno era comunista perchè non ne poteva più di fare l'operaio / Qualcuno era comunista perchè si sentiva la necessità di una morale diversa”. Vado ancora un po’ a memoria, ricordando un altro testo, non tra i più famosi: “Non mi piace la finta allegria / non sopporto neanche le cene in compagnia / e coi giovani sono intransigente / di certe mode, canzoni e trasgressioni / non me ne frega niente”. Credo che Gaber ci abbia dato una gran bella lezione di autenticità, di fastidio per un apparire che prevale sull'essere. Una lezione che pochi hanno raccolto, in effetti. Ma non per questo, stiamone certi, Giorgio Gaber “ha perso” la sua partita. Tutt'altro.