MARCO PICCOLO

L'OPINIONE, TESTI & PRETESTI, DI CHE SESSO È LA PAROLA AIDS ?, IRONIA AMARA, IL FEMMINILE TRAUMATIZZATO


Il primo dicembre si  è celebrata  la Giornata mondiale contro l'Aids. Una malattia contro cui  quasi tutto  rimane ancora da fare. L'impegno dell'Italia  per contrastare la pandemia nei Paesi in via di sviluppo si è oggi  praticamente azzerato. Vivissime invece le polemiche: la pietra della discordia, da oltre un decennio, è quasi sempre la stessa: il termine 'preservativo'. E’ una  parola tabù e non va pronunciata…… IL MASCHILE, IL FEMMINILE E LE DEBOLEZZE UMANE
QUAL è il genere grammaticale di Aids? Femminile verrebbe da dire perché i flagelli, la  miseria, la fame, la peste… la morte... sono femminili e tutti i cicloni sono chiamati con nome di donna. Poi viene in mente un terribile morbo, il cancro, di genere maschile e la VITA che, invece,  è femminile.  Capita così di rimpiangere quelle lingue che non hanno genere grammaticale! Aids, per me è maschile. E' una sigla e come tale è registrata negli elenchi di sigle, sempre più lunghi, sempre più fastidiosi perchè fra le sigle ormai viviamo, spesso seccatissimi di non capire il loro significato. Considerare Aids maschile non dovrebbe irritare nessuno. Infatti, la parola esprime tanta tragedia che sarebbe meglio che non fosse nè maschile nè femminile e cioè che la cosa designata non esistesse affatto.