MARCO PICCOLO

L’OPINIONE,TROPPA ETICA DIRADA LE GALLINE,


ETICA E AFFARI, AL PARI DI RELIGIONE E POLITICA, SONO BINOMI CHE EVOCANO PIÙ  DISSONANZE CHE ARMONIE UNITAMENTE, A VOLTE, AD UNA SENSAZIONE DI IRONICO E AMARO SCETTICISMO, DI MALINCONIA, DI DISGUSTO…  LA QUESTIONE MORALE
E’ giunto il momento di smetterla con l'etica degli affari. Per carità, non che io auspichi l'avvento della barbarie dove tutto sia permesso. Semplicemente da osservatrice di comune buon senso - di fronte ai ricorrenti scandali, alla corruzione a tutti i livelli della vita economica, civile e politica, alla pratica endemica degli scambi di favori, allo sfruttamento di risorse pubbliche a vantaggio di interessi privati, alla diffusa mafiosità dei comportamenti - ho  un moto di stizza (e non solo quello) nel sentire certe solenni proclamazioni di adesione a codici etici che, a leggerli, prevedono il migliore dei mondi possibili. Invece poi siamo sommersi da ogni tipo di scandalo, di ruberia, malgoverno, malasanità, malagiustizia, tangenti, corruzione, privilegi… E non parliamo delle nefandezze delle banche  e del mondo della finanza......   Allora si capisce con chiarezza, la ripugnanza, il disgusto, financo l’odio   di chi,  con le tasche alleggerite o svuotate,  deve anche ascoltare, ogni giorno, i reboanti richiami all'etica. «Qui sono tutti onesti - diceva un contadino - ma intanto le mie galline spariscono una dopo l'altra».  In conclusione prima di scomodare l'etica cominciamo dalla difesa della legge, che ha da essere rispettata e non cambiata quando è scomoda - questo è il monstrum etico -. E' così che ci fanno sparire le galline.