MARCO PICCOLO

LA PERFIDA


Letteralmente perfida significa che agisce con subdola malvagità, che si compiace di fare del male.....  CENSIS, ECCO LA CRISI "PERFIDA" CHE FA PAURA E RABBIA  AGLI ITALIANI''VOLGE AL TERMINE UN ANNO SEGNATO DA UNA CRISI COSÌ GRAVE DA IMPORRE L'ASSOLUTA CENTRALITÀ DEL PROBLEMA DELLA SOPRAVVIVENZA''. LO RILEVA IL CENSIS NELLE CONSIDERAZIONI GENERALI DEL 46ESIMO RAPPORTO CENSIS SULLA SITUAZIONE SOCIALE DEL PAESE 2012
Con un  reddito da fame e  equivalente a quello del 1993  gli italiani sono sempre più poveri e arrabbiati. La crisi "perfida", come la chiama il CENSIS, terrorizza e scatena la "rabbia" perché la gran parte delle responsabilità - secondo gli italiani - è dovuta al "degrado morale della politica e al dilagare della corruzione". Non solo. Cadono le proiezioni future: la metà degli italiani  pensa  che nel 2013  aumenteranno illeciti, corruzione, malgoverno, evasione fiscale, tangenti  e la mercificazione del corpo. Con queste angoscianti prospettive  affrontano la crisi, dice il  rapporto del Censis. Crisi che colpisce soprattutto il ceto medio, che sta subendo un vero e proprio "smottamento". Crisi che porta ad un atteggiamento che si può sintetizzare con tre parole chiave : "Risparmio - Rinuncio - Rinvio". Non basta più lasciare l'auto in garage… gli italiani tagliano sui viaggi, sulle vacanze e preferiscono le bici, le cui vendite quest'anno hanno subito una decisa impennata. Quando si può  affittano il garage e stanze o  trasformano la  casa in un piccolo bed and breakfast.  Inoltre vanno a caccia delle offerte e di alimenti poco costosi. Si ingegnano a coltivare l'orto anche in terrazza, oppure  preparano personalmente cibi come il pane, lo yogurt, il gelato, le conserve, ecc. (11 milioni di italiani). Due milioni e mezzo di persone negli ultimi due anni sono state costrette a vendere ori e preziosi di famiglia, 300mila hanno venduto  mobili, quadri, tappeti, suppellettili ed elettrodomestici.  Per quanto riguarda il lavoro, tra il primo semestre 2011 e il primo semestre 2012 il numero delle persone in cerca di occupazione è aumentato di oltre 700 mila unità, a 2,75 milioni: "un incremento davvero eccezionale, +34%". Inoltre nei primi sei mesi del 2012 il numero degli occupati è diminuito dello 0,3%: "sono stati bruciati più di 240mila posti di lavoro destinati ai giovani".