MARCO PICCOLO

TESTI & PRETESTI, CURIOSITA', COSTUME, PRANZO DI NATALE, PARENTI SERPENTI, FRATELLI COLTELLI, COME SOPRAVVIVERE


IL PRANZO DI NATALE É SEMPRE PIÙ SPESSO LA CARTINA DI TORNASOLE DELLE TENSIONI NASCOSTE IN OGNI FAMIGLIA, IN OGNI GRUPPO DI PARENTI. IL NON VEDERSI MAGARI DA TROPPO TEMPO É UN'AGGRAVANTE, LA MOLLA PER SCATENARE GRANDI GAFFE E FAR EMERGERE RANCORI NASCOSTI. PER RINFACCIARSI SGARBI E PER RIVELARE INVIDIE…NATALE CON I TUOI... IL PRANZO DELLE LITICOME COMPORTARSI CON I PARENTI CHE SI INCONTRANO UNA VOLTA L'ANNO. E IN AMERICA SPOPOLANO I MANUALI PER DIFENDERSI
L'allarme arriva come sempre dall'America, sterminato laboratorio dei guai della vita quotidiana. L'ultimo, in ordine di scoperta, é proprio il pranzo del 25 dicembre, occasione di incontro tra familiari e parenti che magari non si vedono da un anno e che tra un tacchino e l'altro, un dolce e un brindisi passano dai complimenti più amichevoli agli insulti più sfacciati. E allora che fare?  Psicologi, esperti di bon ton, sociologi e opinionisti vari hanno prodotto una raffica di manuali per passare indenni l'incontro più bello - o litigioso - dell'anno. Sfogliando le pagine di questi breviari si incontrano tante cose ovvie e qualche consiglio che va diritto al problema. Eccoli, alla rinfusa: 1) Premettere che sarà una visita breve, che si limiterà ad un piccolo scambio di auguri. 2) Mantenere la conversazione nei termini più generici possibile, evitando di toccare argomenti come carriera, soldi, beni, eredità, ecc.: il pericolo di gaffe é sempre in agguato. E da una gaffe possono nascere scontri che diventano faide. 3) Portarsi  amici (se possibile, persone sole o bisognose)  che facciano da parafulmine e che creino un certo imbarazzo, che costringa i commensali a mantenersi sul generico. L'ultimo? Se  non si è sicuri  di realizzare un incontro conviviale felice  evitare il pranzo di Natale. Andare in vacanza, fuggire, nascondersi in un'isola lontana. Se il Natale é una festa, perché rovinarla con un pranzo?