Tornano le stanze in affitto, un reddito in più per non soccombere alla crisi... Il fenomeno delle locazioni di una sola parte della casa in cui si abita è cresciuto a dismisura negli ultimi due anni E' STRAORDINARIO BOOM DI AFFITTI DI STANZE DELLA PROPRIA CASA
Nell’Italia grigia della “sopravvivenza” e della povertà si chiamava dare a pigione “un pezzo” di casa per tirare a campare. Nell’Italia di oggi, a colori ma in crisi profondissima, il nome è più “raffinato” , "AFFITTO CONDIVISO". La sostanza è la stessa e la disperazione anche: prendersi in casa un inquilino, cedergli una stanza e la nostra privacy in cambio di un’entrata extra, tra i 150 e i 500 euro. Così, bene o male, si arriva a fine mese. Un ritorno al passato documentato ogni giorno dalle centinaia di annunci economici. Perché la scelta spesso è questa: rinunciare alla propria abitazione perché non si è più in grado di pagare l'affitto, il mutuo o le utenze.... o cederne una parte a terzi estranei. In nero, naturalmente. Ci sono però altri casi in cui le motivazioni sono, almeno in parte, diverse: si affitta la stanza lasciata vuota dal figlio ormai cresciuto, per arrotondare le entrate e addolcire quella che noi, in psicologia, chiamiamo la sindrome del nido vuoto. Come l'annuncio che leggo su Subito.it di un professore milanese in pensione che vuole affittare una stanza ad uno «studente giovane » e, tra gli optional, inserisce anche «qualche lezione di inglese».