MARCO PICCOLO

IL CASO DEL GIORNO, QUELLO CHE GLI UOMINI VOGLIONO LEGGERE (E LE DONNE NON POSSONO CAPIRE)


IN FRANCIA TUTTI PAZZI PER JOOKS IL SITO POLITICAMENTE SCORRETTO CHE CONTA UN MILIONE E MEZZO DI PAGINE VISTE AL MESE. SLATE LO CONSACRA «IL PRIMO MAGAZINE ON LINE DELLA STORIA DELL’UMANITÀ CHE SI RIVOLGE DAVVERO AL MONDO MASCHILE», ED ELLE SI CHIEDE: «DIVERTENTE O SESSISTA?»NON FAR SAPERE...
 Le grandi domande esistenziali sono quelle che ogni maschio adulto si è posto, ma se è educato mai in pubblico. Tipo: perché è così bello fare pipì nel lavabo? Si ha il diritto di sedurre la cugina? E, soprattutto, perché le donne detestano i videogiochi? (con la seguente premessa esplicativa: «Fra una cattiva cena con lei e una buona partita di Fifa con gli amici, la scelta è presto fatta. E questo, loro non lo accettano»). Adesso in Francia c’è un magazine online che non solo fa le domande che tutti si fanno, ma dà anche le risposte che nessuno osa dare. Si chiama Jooks e il suo successo è clamoroso, certificato dai numeri (un milione e mezzo di pagine viste al mese, 16 mila link su Facebook) e da un’analisi di Slate, sito viceversa serissimo che, secondo le buone vecchie regole del giornalismo francese, non li limita a dare la notizia ma ci ragiona anche sopra. Jooks, che si presenta come «il sito che vuol diventare il tuo migliore amico», non è solo uno spazio goliardico per uomini stufi del politicamente corretto, ma nella stampa «maschile» riempie un vuoto così ampio da sembrare una voragine. Quello fra la «presse masculine» tradizionale, basata sulla trinità donne-automobili- giocattoli hi-tech, e il «lifestyle» per dandy urbani. Molto semplicemente, si rivolge all’uomo basico, un medioman che non è né un aspirante James Bond né un simil David Beckham. E che magari, anzi senz’altro, sarà pure un rispettabile membro della società, però almeno una volta nella vita si è chiesto «come vestirsi per andare a puttane?» o «cosa fare delle foto nude della tua ex?». Oltretutto, se i temi sono un po’ borderline, il linguaggio di Jooks non lo è. Certo, si fa un gran uso dell’argot metropolitano, per cui lei sarà sempre «une meuf» e lui «un mec». Ma in realtà la discussione di simili temi da bar, concesso e non dato che nei bar si dibatta davvero se «i ragazzi devono rasarsi il pube?», è svolta in maniera molto più raffinata. E perfino la classifica delle donne politiche più arrapanti viene trattata con una certa divertita eleganza (quanto al fatto che davvero, trovandosi a letto con Marine Le Pen, il primo desiderio sia davvero quello di sculacciarla, beh, si può discutere. A me sembrerebbe molto, molto pericoloso...). Perfino «Elle», cioè un femminile tradizionale, deve sospendere la condanna e chiedersi: «Jooks, sessista o divertente?». Forse perché Jooks è sessista e divertente. Basta non farsi beccare a leggerlo dall’immancabile collega femminista irriducibile o anche solo politicamente correttissima. Ma niente paura. Jooks ha il grande vantaggio del giornale su Internet rispetto a quello di carta: leggerlo in metropolitana o in ufficio, sulla tavoletta o sul pc, non è come squadernare «Playboy» sulla scrivania: non se ne accorge nessuno. A meno che non vi facciate tradire dalle risate.(Fonte:La Stampa)