Decidere che una mela è marcia e buttarla via? A volte lo facciamo, magari un po' precipitosamente. Ma cosa fare quando all'improvviso ci rendiamo conto che un'amicizia vacilla e che al posto di calore, complicità e solidarietà, in genere attesi in un rapporto sano, avvertiamo disagio, tensione, frustrazione, mortificazione? UN BLOGGER PER AMICO
In primo luogo, possiamo chiederci cosa ci aspettiamo dall'amicizia in generale e da ogni nostro amico in particolare. L’amicizia ha questo di speciale: ognuno la spiega o la definisce a modo proprio. Per alcuni significa fiducia, per altri piacere condiviso, per alcuni ancora ascolto e accettazione. In secondo luogo, e correlativamente, non gettare troppo in fretta la spugna; il senso di abbandono provocato dalla rottura di un legame provoca grande sofferenza, sia in chi viene abbandonato sia in chi abbandona l'altro. L'abbandono si manifesta attraverso la disapprovazione, la fine dell' amore, l' allontanamento o la perdita. La reazione all'abbandono si esprime con la prostrazione o l’aggressività. Nella maggior parte dei casi, l' evento presente non è l'unica causa del senso di abbandono, bensì riattiva esperienze dolorose del passato e fa emergere un trauma psichico latente. Non va dimenticato che anche grossi litigi a volte si risolvono con semplici parole, soprattutto quando ci assumiamo in buona fede le conseguenze delle nostre azioni, quando gli altri si assumono le loro e quando c'è disponibilità alla comprensione e all'accettazione. Le controversie spesso nascono dall' orgoglio e dalla fierezza, i quali ci fanno dimenticare l' essenza umana dell' altro. Nonostante i suoi difetti, il nostro partner o il nostro amico hanno per noi un valore inestimabile e prendere coscienza di questo valore può facilmente ridurre la portata dei problemi e dei disagi in questione.