MARCO PICCOLO

ESPERIMENTO-CHOC, TI ENTRO IN TESTA, DA BRIVIDO, COMUNICARE CON I CERVELLI IN RETE, NUOVE FRONTIERE DELLA SCIENZA,


Era stato nascosto ai più e reso noto solo a noi, addetti ai lavori. Ora la notizia è deflagrata sui giornali.  Affascina,  spaventa, preoccupa...  perchè fa intravedere un futuro da Guerre Stellari, un mondo alla Matrix pieno di possibilità e di incubi. Anche il Financial Times ne parla con enfasi  in prima pagina........  Si può far comunicare degli individui direttamente da cervello a cervello.....  è l’era del "computer biologico", numerosi cervelli collegati in un’unica rete...... DA BRIVIDO.....  IL CERVELLO UNIVERSALE
Oramai siamo in grado di stabilire una sofisticata comunicazione diretta tra cervelli. E' stato creato quello che chiamiamo un  computer organico. I livelli di interazione tra cervello e cervello sono impensabili.  Si può giungere ad attivare anche il c.d. "sesto senso".  E' una realtà dai risvolti inimmaginabili. Infatti, grazie alla "trasmissione del pensiero" (la chiamo così sono per farmi capire) si possono  non solo percepire i pensieri degli altri, ma avvertire le loro emozioni, i loro umori, le loro idee o i loro sintomi. In altri termini il cervello umano è oggi utilizzato come un sofisticato computer. Per decenni neuroscienziati, ingegneri, medici, informatici hanno condotto esperimenti sui segnali del cervello nel suo complesso, sulla "sinfonia di neuroni" che governa le nostre vite . E ora questi risultati sono dimostrati e documentati  sui topi (che possono comunicare da un continente all’altro)  ma che noi sappiamo essere stati sperimentati con successo anche sugli uomini da organismi governativi e non di molti Paesi (Cina, America, Giappone, Brasile, Russia, ecc..). Andato sulla luna, salito sull’Everest, sceso nella fossa delle Marianne, all’uomo resta ancora da esplorare la giungla di 10 miliardi di neuroni di cui è fatto il nostro cervello. Il guaio è che più la conoscenza procede, più il nostro piccolo mondo umano scricchiola e il futuro ci appare sotto una luce tremendamente inquietante.