Russia, un branco di predatori astuti: se gli sparano si fingono morti La gang dei lupi invincibili IL LUPO: LEZIONI DI VITA DALLA NATURA SELVAGGIA
GLI etologi l'hanno sempre strombazzato a dritta e a manca. I lupi sono quel che si dice animali dal cervello fino. Sono straordinariamente altruisti, teneri con i cuccioli, generosi con i rivali, organizzati in maniera mirabile nelle battute di caccia. Sono squisitamente sociali. E se il cane è intelligente è proprio perchè ha ereditato dal lupo, suo ascendente diretto, la prontezza mentale, la memoria, l'intuito, la sensibilità. Anzi, anche se qualcuno non è d'accordo, bisogna dire pane al pane e vino al vino. Il fatto di stare per quindicimila anni a contatto con l'uomo, con la pappa che gli arriva a domicilio a ora fissa e lo priva di quella eccitante ebbrezza che è la caccia, e così pure l'impossibilità di poter spaziare nella libertà della natura, e il trovarsi prigioniero in un territorio troppo angusto, sono tutti fattori che hanno indubbiamente offuscato e attenuato nei discendenti quella che era la splendida intelligenza dei loro avi. Ed ecco che ora, se ce ne fosse ancora bisogno, ci giunge dalla Russia l'ennesima testimonianza della scaltrezza dei lupi. Un branco di almeno venti individui proveniente dalle gelide regioni polari si è installato da circa tre anni nella penisola di Kamciatka. L'ha fatto a ragion veduta perchè in quella zona vi sono prede in abbondanza. Cervi soprattutto. Naturalmente i cacciatori sono allarmati. Si vedono soffiare le prede sotto gli occhi. Bisogna correre ai ripari. Si sono così spesi tantissimi soldi per organizzare una caccia in grande stile contro gli spudorati concorrenti sleali. La spedizione si è risolta in un fiasco. Si è ricorso allora agli elicotteri che spararono senza pietà sui poveri lupi colpevoli solo di sottrarre la selvaggina agli uomini. Ma i lupi sono più furbi di loro. Ai primi colpi di mitragliatrice cosa hanno fatto? Si sono sdraiati a terra fingendosi colpiti a morte. Naturalmente, non appena i velivoli si sono allontanati, sono resuscitati miracolosamente come altrettanti Lazzaro. Chissà che risolini sardonici si saranno fatti sul conto di quegli uomini volanti che si credono onnipotenti.