MARCO PICCOLO

LA RIFLESSIONE DELLA SERA, UNA SFIDA AL SENSO COMUNE, I BAMBINI SPORCHI, IL FIUME DI ERACLITO, I CORVI DI HEMPEL


Quando si pensa ai paradossi vengono alla mente il fiume di Eraclito, Achille e la tartaruga, la nave di Teseo, i corvi di Hempel, il dilemma del detenuto ... oppure l'intrigante paradosso dei numeri interessanti e quello ancor più bizzarro dei bambini sporchi....  PUNTI DI VISTA... 
Che cosa sono i paradossi? E poi: che farne? Come spesso avviene, paradossalmente, le domande possono ammettere svariate risposte. Che cosa siano i paradossi dipende dal periodo storico, ed è un riflesso nei nomi con cui essi sono stati chiamati. Per i greci erano paralogismi (contro la logica), cioè puri e semplici errori di ragionamento. Per i medioevali divennero insolubilia, cioè problemi insolubili o dilemmi inspiegabili. Per i moderni sono stati antinomie (contro le regole) o, appunto, paradossi (contro l'opinione corrente), cioè indizi di problemi del senso comune. Che cosa fare dei paradossi dipende dall'atteggiamento con cui essi sono considerati: esso può andare dal tragico all'umoristico, dal rifiuto all'accettazione. Insomma, la storia dei paradossi è letteralmente uno sterminato spettacolo di varietà, con scene che vanno dalla tragedia greca all'operetta: alcuni sono di particolare attualità perchè riguardano le elezioni. Basta pensare alle vicende di Grillo, Berlusconi, Bersani, Monti…. Più paradossali di così!