MARCO PICCOLO

LA NOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO, LEGGE DEL TAGLIONE AL MERCATO, OCCHIO PER OCCHIO... BUFERA SUL CARTELLO


"LE DONNE SORPRESE A PALPARE LA FRUTTA SUBIRANNO LO STESSO TRATTAMENTO. GRAZIE". LA SCRITTA SU UN GRANDE CARTELLO GIALLO E AFFISSA A FIANCO DEL BANCO DI FRUTTA E VERDURA IN UN SUPERMERCATO A NOVENTA VICENTINA, HA SCATENATO UN PUTIFERIO. DURISSIMA PRESA DI POSIZIONE DEL FORUM FEMMINISTA NEI CONFRONTI DELL'INIZIATIVA….POLEMICHE SUL CARTELLO SESSISTA DI NOVENTA VICENTINA
Quella di toccare la frutta per saggiarne la consistenza e quindi il grado di maturità è un'abitudine molto diffusa e dura da estirpare, quindi i responsabile di un supermercato hanno pensato a un metodo deterrente nei confronti della clientela per invitarla a una maggiore delicatezza nel toccare mele, pere, kiwi e altri prodotti. E hanno scritto: «LE DONNE SORPRESE A PALPARE LA FRUTTA SUBIRANNO LO STESSO TRATTAMENTO». Il cartello è rimasto appeso per alcuni mesi  nel reparto frutta e verdura self-service del supermercato T.T.B. di via Porta a Noventa Vicentina. A far emergere la vicenda, però, è stata l'iniziativa di un lettore che ha inviato una foto del cartello al Giornale di Vicenza. Una immagine che ha scatenato la reazione di Irene Rui, responsabile del Forum delle donne del Prc-FdS di Vicenza. In una nota inviata oggi Rui giudica “riprovevole” il fatto “che un esercente si permetta di esporre un cartello recante un tale messaggio di violenza e che nessuno abbia preso provvedimenti a riguardo”. “Si fa presente - continua - che il messaggio costituisce chiaramente reato di violenza. Non si può sorvolare su tale azione o quanto meno prenderla alla leggera e mettersi a ridere, poiché dalla minaccia si può passare ai fatti. Molte persone, in virtù che la maggioranza delle vittime non denunciano - dice l'esponente vicentina del Prc-FdS - si permettono tali atteggiamenti ed enunciazioni come se la cosa fosse un atto normale e irrilevante. Se lasciassimo correre, avalleremmo il fatto che subire e fare violenza nei confronti dell'altro genere, è normale e che lo è anche l'uso di tali frasi o battute offensive.” Da parte sua,il commerciante si è detto molto dispiaciuto del fatto che l'iniziativa possa essere stata letta “in maniera negativa. Non c'era alcuna volontà di offendere le donne. Avremmo potuto scrivere persone ma oltre il 90% della clientela del banco frutta e verdura è femminile. Non c'era nulla di dispregiativo e credo che tutte le clienti l'abbiano letto così visto che non abbiamo avuto alcuna lamentela”.