MARCO PICCOLO

LA RIFLESSIONE DELLA NOTTE


TOLLERANZA ZERO
 ESISTE nella società cosiddetta civile un termine usato e abusato, tolleranza, che non è il massimo per esprimere il rapporto tra persone, anzi, rappresenta un confine, quello tra la civilta', appunto, e la sopportazione. Non appena si presenta un'occasione propizia, non soltanto legale, ma in un certo senso, difendibile, ecco che perfino la tolleranza viene cancellata lasciando spazio a sentimenti prima celati. Senza per forza fare del qualunquismo o, peggio, del populismo, si sa che esistono quattro categorie di persone e una di animali che infastidiscono, diciamo, il «quieto vivere»: gli handicappati, gli immigrati, gli anziani, i bambini e i cani... degli altri. E così ogni benpensante, magari anche benestante (condizione che non guasta mai per dimenticare quel pizzico «consentito» della tolleranza), ogni mattina spera  di bypassare il solito ragazzo in carrozzella «che mette tanta tristezza», di evitare quell'immigrato o quell'anziano noioso che dopo il saluto vuole per forza attaccar bottone e di non dover sentire e vedere quei bambini «maleducati che gridano sempre e non smettono di ridere». Sì, e poi corrono anche. A volte, osano perfino prendere a calci un pallone per strada.....