MARIO MONTI UN'OCCASIONE IRRIPETIBILE PERDUTA PER SEMPRE? I comportamenti sono l’origine di tutto, dei successi come delle crisi: il punto di partenza da cui far scaturire ciascun cambiamento. Cosa resta del “Paese più bello del mondo” sul piano umano, sociale, assistenziale, lavorativo, economico, del costume, della cultura.... L'ITALIA IN VACCA
Illividito, affannato e ferito, MARIO MONTI è riuscito a saltare in extremis sull' ultimo vascello scampato alla tempesta. Nessuno può dire adesso se ne sarà condotto in salvo o se i mercati valutari impazziti coleranno a picco lui e con lui il Paese. Ma un' altra occasione non ci sarebbe stata. Perciò, raccolte tutte le forze di cui disponeva, il presidente MONTI è saltato sull' ultimo vascello con la determinazione della disperazione. Ma anche così, ovviamente, non neutralizza il clamoroso errore commesso nei mesi scorsi, ovvero di scendere in politica. Se, al contrario, avesse lanciato al Paese e ai mercati valutari il robusto messaggio che tutti si attendevano si sarebbe forse evitato il massacro dell’ economia e l'ulteriore crisi finanziaria che ne è scaturita. Un censimento dei reali danni compiuti non è facile, ma si tratta certamente di un costo enorme per il Paese e per tutti noi. È un costo che non va soltanto sul conto di MARIO MONTI, il quale è stato frenato all' interno del suo stesso ministero dai partiti, dalle banche e principalmente da forze “occulte”. Ma un presidente del Consiglio come Monti, che vive la singolare condizione di essere senatore a vita e che ha ricevuto un mandato come “supra partes” privo sia di maggioranza sia di opposizione, avrebbe dovuto gettare con decisione sul tavolo le sue dimissioni. Purtroppo ci ha pensato in ritardo, quando si era già toccato il fondo. Il potere, si sa, rende ambiziosi e spesso megalomani...