MARCO PICCOLO

ATTUALITA', SCUOLA, STUDENTESSE, SOTT'ACCUSA ABBIGLIAMENTO INDECENTE, PRIMAVERA, COSTUME, TENDENZE,


IL CASO.  Anche quest’anno è iniziata la solita “guerra” tra Presidi e studenti: né minigonne, né pantaloni corti o canottiere… la scuola non è  una palestra di aerobica…. La circolare di primavera è ormai un classico per molti studenti delle scuole superiori, l'ultima è stata firmata mercoledì ed è destinata ai ragazzi di un istituto alberghiero…  VESTITEVI COME SI DEVE!  
Un preside fa il suo lavoro: invita  gli studenti ad andare a scuola con l'abbigliamento conforme all'ambiente scolastico, che non è nè una spiaggia, nè una discoteca. Apriti cielo. Si scatena il finimondo mediatico.”Basta con il mettere sul banco degli imputati i giovani”(...)”Che la scuola pensi alla didattica!”(...) “Preoccuparsi del vestiario delle studentesse è roba dell'altro mondo”. E così via blaterando. Il vero scandalo non è che gli studenti
vadano a scuola con  le mutande en plain aire, in minigonna, con le ciabatte infradito, in canottiera: gli adolescenti sono per natura trasgressivi. Lo scandalo è che sia proibito agli adulti, presidi, professori e genitori (quelli che perseverano nel voler fare il loro mestiere), educare i giovani al rispetto dell' ambiente, delle convenienze, delle buone maniere. Una volta chiesero al  filosofo Benedetto Croce un consiglio sul problema giovanile. Il maestro del pensiero liberale rispose sorridendo che il problema non esisteva. I giovani, disse, devono sbrigarsi a divenire adulti. Come? Non certo assecondandoli e compiacendoli senza se e senza ma....