MARCO PICCOLO

LA RIFLESSIONE DELLA SERA, PROPOSTE PER CONVIVERE CON IL CAOS, NON SOCCOMBERE NELL' ETÀ DELL' INCERTEZZA


Ordine e disordine sono più che mai le facce di una stessa medaglia, non siamo più protetti da grandi disegni di salvezza universale, ogni punto di riferimento è effimero, la società appare esplosa, il rischio è la follia, la perdita di sè, inutile la fuga. E allora? Fermiamoci!  L'INCERTEZZA. LA PAURA DI VIVERE NEL NOSTRO TEMPO
Il Pianeta è entrato in una nuova, lunga fase caratterizzata dall' incertezza. E non solo per quanto riguarda la sfera e la dimensione economica e lavorativa. Sappiamo che è così. E sappiamo anche che chi vuole cercare di convivere con l' incertezza deve assumersi le proprie responsabilità, nelle piccole e nelle grandi vicissitudini della vita quotidiana.  Ma come? Ponendosi in rapporto con le discontinuità emozionali e le imprevedibili variabili che scombinano i progetti, i piani e i percorsi del nostro vivere. Collegarsi con il tempo naturale, cogliere l' interdipendenza delle situazioni, disporsi all' ascolto dell' altro e in egual misura all' ascolto di sè . Ma la lotta totale è contro quella parte di noi stessi che mira all' onnipotenza e che ha invece privato l' essere umano del suo reale potere di scelta. In questo difficile percorso l' autocommiserazione è la vera nemica . Se rinuncia alla pietà per se stesso l' uomo non può più permettersi di essere presuntuoso. Convive con i suoi limiti e le sue qualità. E si assume il rischio di esprimerle, senza pretendere nulla in cambio. È l' armonia degli opposti. L' uomo può non essere a una dimensione: Marcuse è davvero lontano?