MARCO PICCOLO

PSICOLOGIA, STUDI & RICERCHE, DISTACCHI, AMORI SMARRITI, TRISTEZZA, PER COMBATTERE LE DELUSIONI CI VOGLIONO LE LACRIME,


Amore. Sesso. Delusioni. Uno psicologo Usa assicura: «Se siete abbattuti ascoltate una musica malinconica o vedete un film triste. L’importante è qualcosa che sia in sintonia col vostro stato d’animo»QUANDO FINISCE UN AMORE. COME SI SUPERA LA CRISI «POST ABBANDONO»? PIANGENDO 
Illusioni e delusioni, passioni e tradimenti, ferite aperte e cicatrici nascoste... avete il morale sotto i tacchi perché siete appena stati abbandonati dal vostro ultimo amore di tutta la vita? Il buon senso suggerirebbe di correre ai ripari introducendo dall’esterno una certa dose di allegria, per diluire la vostra insopportabile tristezza. Che so, vedere un film di Aldo Giovanni e Giacomo, rileggere l’antologia delle barzellette di Berlusconi (ma poteste anche rischiare la depressione). Insomma , cercare disperatamente lo stato d’animo opposto. Invece no.  Uno psicologo americano consiglia proprio il contrario: siete mortalmente abbattuti? Ascoltate un bel disco del primo Leonard Cohen, bellissimo e tristissimo. Lacrime su lacrime. Gli italiani potrebbero in alternativa immergersi nella cupezza irredimibile di un Claudio Lolli, per chi ancora se lo ricorda. Tra i libri andrebbe benissimo la Malora di Fenoglio, oppure Giobbe di Joseph Roth, tanto per citare a caso. Ma non è necessario volare alto: vi commuove il fotoromanzo? Allora giù di fotoromanzo. L’importante è aggiungere tristezza a tristezza. “Meglio un amico in sintonia, musica, film, un quadro o un romanzo in armonia con il vostro stato d’animo - Stephen Palmer della Berkeley University, coautore dello studio pubblicato dal Journal of Consumer Research - aiutano di più quando sperimentiamo una rottura o un fallimento nei rapporti umani”. Anticipando lo psicologo di Berkeley, fa notare il Telegraph, Elton John aveva già detto che ascoltare una canzone triste è il modo migliore per riprendersi dal tracollo di una relazione. Scriveva C. S. Lewis, autore tra l’altro della trilogia di Narnia diventato un successo cinematografico: “Ho imparato che chi parla delle proprie miserie di solito ci ferisce ma quelli che non ne parlano feriscono ancora di più”.