MA LO STATO HA IL CUORE GIA' FREDDO
CIO' che in queste ore suscita la maggiore disperazione in tanti italiani sì, la disperazione, la disperazione più cupa non sono tanto i misfatti della mafia, del potere omicida illegale, della crisi che si avvita su se stessa: sono la pochezza e l' inettitudine del potere legale, di chi ci governae ci rappresenta. Una pochezza e un' inettitudine che, prima che in ogni altro aspetto, si esprimono in un' assurdità assoluta per quelle esigenze simboliche che nei momenti cruciali degli individui come delle comunità è non già necessario, ma vitale, essere in grado di sentire e di soddisfare. In momenti del genere, invece, il potere italiano quasi fosse condannato per l' eternita' ad uno sfibrante remake di 8 settembre non sa fare altro che precipitarsi verso la propria catastrofe simbolica: sono oramai tre mesi che lo Stato italiano ha messo in scena, per l' appunto, uno dei momenti più alti, un culmine, di questa sua vocazione suicida.