MARCO PICCOLO

LINGUA & LINGUAGGI, SI ESEGUONO PANINI, SPORTELLERIA, PAROLE IN LIBERTA', LINGUA "SEGNALETICA", STEREOTIPI "SCOTTANTI"


... il tema è sempre "scottante" o  di "scottante attualità", la svolta è sempre "decisiva", e l'intervento " mirato", vuole una "pausa di riflessione", e "occorre fare chiarezza", gli sviluppi sono "imprevedibili", "inquietanti" gli interrogativi: "qui si gioca il futuro della ripresa", sono in ballo "i settori più delicati", e noi "non ci faremo intimidire"....MODELLI MENTALI O LINGUISTICI?
Ho visto  in un  bar  l’avviso  "Si eseguono panini"! In alcuni uffici postali ho letto "sportelleria". Tempo fa le schede perforate in informatica furono chiamate "supporto cartaceo" , e "supporto magnetico" si riferiva a nastri e dischi magnetici. Benissimo. In seguito però si è cominciato a chiamare "supporto cartaceo" ogni stampato o dattiloscritto, ogni testo, ogni pagina su carta ("mi porti il tutto non senza un supporto cartaceo", dice il dirigente alla segretaria). Sono parole in corso che circolano per la verniciatura tecnica che sembra nobilitarle. Capita quando si usa, poniamo, un verbo come "veicolare" invece di "trasmettere", " diffondere". L'esempio viene da linguaggi specialistici, da quello medico in particolare, che riferendosi a malattie opta regolarmente per "veicolare": di conseguenza il termine grazie alla sua patina tecnica tende, col suo alone prestigioso, ad allargarsi nell'uso generale, e in certi casi emargina le parole tradizionali, perchè al parlante queste ultime sembrano più banali, meno efficaci. È il destino non solo dell'italiano, ma direi di tutte le lingue di cultura, che oggi si stanno incamminando verso una lingua tecnologica, perchè il mondo intero è unificato e guidato dall'industria e dalla tecnocrazia. Bisognerà rassegnarsi, l'Italia dialettale, popolare, se ne sta andando. All'efficacia espressiva sembra che si vada sostituendo un'efficacia comunicativa. Si tende sempre più ad una lingua strumentale, "segnaletica". E la tentazione allo stereotipo è più forte che mai. Troppo faticoso rompere il luogo comune. Più rapido e facile ripetere pigramente le frasi fatte, aderire al detto e ridetto, al già confezionato. Il che capita non soltanto all'"utente medio", ma succede  nei media dove il tema è sempre "scottante", di "scottante attualità", la svolta è sempre "decisiva", e l'intervento " mirato", vuole una "pausa di riflessione", e "occorre fare chiarezza", gli sviluppi sono "imprevedibili", "inquietanti" gli interrogativi: "qui si gioca il futuro della ripresa", sono in ballo "i settori più delicati", e noi "non ci faremo intimidire".