MARCO PICCOLO

RIFLESSIONE DELLA SERA, PSICOANALISI E AMORE, FARE SESSO CON IL PROPRIO PAZIENTE, INTIMITA', EROTISMO,


Nell'intimità che si stabilisce fra analista e paziente....  Due parole - psicoanalisi e amore - che, accoppiate dovrebbero richiamare l'attenzione dei bloggers, visto che ognuna delle due,  di per sè, ha una vasta presa sui lettori.... RITI E MITI DELLA SEDUZIONE TRA  TERAPEUTA E PAZIENTE  
Psicoanalisi e amore vanno davvero d'accordo? Curiosamente la psicoanalisi non ha elaborato una sua teoria dell'amore ed è strano visto che parla essenzialmente di “amore” . A cominciare dal “primo oggetto d'amore” di ogni bimbo che nasce, rappresentato dalla mamma, che condurrà fatalmente al complesso di Edipo; per continuare con il “narcisismo”, o amore di sè; passando attraverso tutti i sentimenti erotico-sessuali dell'infanzia e dell'età adulta, mediati dall'amore; e terminando con quella specifica forma di amore che è il “transfert”, attorno alle cui manifestazioni ruota l'intera cura psicoanalitica. Infatti, l'argomento “amore”  impregna di sè il setting psicoanalitico. Già Freud si  trovò in  situazioni difficili da gestire, con pazienti che “gli gettavano le braccia al collo”; o quando egli stesso, “senza saper come”, si  ritrovò a  “cingere con le braccia da dietro una paziente, con le mani dinanzi al suo grembo”. La domanda che sorge spontanea è  se sempre gli psicoanalisti hanno saputo e sappiano padroneggiare, proprio in se stessi, la passione amorosa che hanno acceso nei loro pazienti. Sin dal tempo dei padri fondatori, la dimensione amorosa  si è nutrita di ambiguità ed ambivalenze. Così l'amore come problema ha continuato ad essere presente nelle psicoanalisi anche tra i successori di Freud. Non è d'altra parte da sottovalutare, come ho scritto nel blog dell’Amico Monellaccio19,  la circostanza che  tantissimi  psicoterapeuti abbiano sposato i loro analizzandi. Ma questo aspetto rappresenta soltanto la parte visibile dell'iceberg….