MARCO PICCOLO

SESSUALITA', VITA DI COPPIA, CONVIVENZA, SESSO, TENDENZE, CULTURA, PSICOLOGIA, SCIENZE, METTERSI A NUDO


I conviventi:  quelli che “vediamo come funziona, oh yeah". Quelli che “prima o poi ci sposiamo, poi”. Quelli che “e se domani per strada incontro il grande amore?”. Quelli che credono di fare tendenza e intanto fanno i figli “perchè ormai davanti alla legge i bambini sono tutti uguali, no?”. Quelli che “così non mi impegno troppo”, salvo scoprire che “al primo posto dei miei valori c'è la fedeltà”. Quelli che convivono, insomma, e forse non si sposeranno mai. L'AMORE NON HA LEGGE
Ma dove sono e cosa combinano queste migliaia  di promessi sposi che da un paio d’anni  non si sposano più, questi “desaparecidos” dell'Istat che si conoscono, si piacciono, stanno insieme ma non convolano mai? Gli italiani e le italiane che hanno fatto precipitare il nostro “quoziente di nuzialità” ai minimi storici si fanno gli affari loro al riparo da occhi indiscreti e da occhiute tabelle che cerchino di incasellarli in qualche nuova tendenza demografica. Entità incensibile, inafferrabile, fiera di esistere ma ancora un po’ vergognosa di apparire. Quante siano esattamente in Italia le convivenze alternative al matrimonio nessuno lo sa. C'è un numero Istat a cui nell'incertezza ci si aggrappa: quattrocentomila. Ma è un numero vuoto: troppo grande o forse troppo piccolo. Inoltre bisogna sottrarre  1) i separati che vivono insieme in attesa di potersi risposare e  2) le vedove che rinunciano alla replica del matrimonio per non perdere la pensione di reversibilità. Il matrimonio, come il figlio sempre più unico, è diventato un valore da gustare nel pieno della maturità. I  rapporti Istat  fotografano una realtà che non ha uguali nel mondo occidentale, Spagna e Grecia a parte: il 5% dei figli sposati vive nella stessa famiglia della madre, l'11,6% nello stesso caseggiato e il 27,9% nel raggio di un chilometro. Sommando i tre dati, quasi un giovane sposo su due continua a vivere a portata di mamma. E a volte ritornano. Sempre più spesso. Basta che il matrimonio vada male e rieccoli da papà e mamma, questi eterni figli ormai brizzolati. Finalmente “a casa”. Pronti a reinnamorarsi, ma ad andarsene mai...