MARCO PICCOLO

I CRETINI CATTIVI, BLOG, BLOGGER, COMMUNITY, WEB, SOCIAL NETWORK, LA RETE.....


 C'è un "manuale di autodifesa dal cretino e dai suoi adulatori". Opera lodevole ma sostanzialmente inutile. Infatti, il cretino cattivo è cretino perchè non capisce nulla, se non il proprio interesse di bottega; e non capisce nulla perchè è cattivo, e la cattiveria ottunde l'intelletto. È peculiare del cretino cattivo misurare la statura morale e l'onestà del prossimo con il proprio metro -che è in realtà un decimetro- e di conseguenza sospettare negli altri le infamie di cui lui sarebbe senz'altro capace. Il cretino cattivo odia il mondo perchè avverte l'altrui disprezzo. Di conseguenza non gli mancano bersagli contro cui dar di corna; nè, di solito, gli difettano gli strumenti per farlo. È chiaro che ogni galantuomo rifugge dai rapporti con i cretini cattivi; ma essi non sanno restarsene in un angolino, bramando -in quanto cretini- le luci della ribalta, e riuscendo spesso -in quanto cattivi- a conquistarle. Difatti i cretini cattivi fanno e dicono cose riprovevoli e/o stupide, sputando sentenze e tranciando giudizi da nulla supportati se non dalla più cupa ignoranza. Nutrono rancori visionari e forsennati contro chiunque  -singoli, istituzioni, comunità- non aderisca alla loro desolante visione del mondo; e tanto meglio se l'«avversario» presunto è debole, o in difficoltà. Maramaldo è il modello di vita del cretino cattivo. Quegli attacchi non mancano di incuriosire una società morbosamente attratta da tutto ciò che è abnorme e bizzarro, e suscitano la complice solidarietà degli altri cretini cattivi, che sono legione; il numero li imbaldanzisce, e favorisce talora l'ascesa dei cretini cattivi più cattivi e più cretini a scranni dai quali hanno agio di dare libero sfogo alle proprie intemperanze. Agiscono così, i cretini cattivi, perchè guazzan nel brago: e, invidiosi dell'altrui nitore, schizzano fango e veleno. POVERA GENTE!