MARCO PICCOLO

LA RIFLESSIONE DELLA SERA, VITA, AMORE, EMOZIONI, AFFETTI, SESSO, SOCIETA' , CONDIVISIONE, VITA DI COPPIA


SIAMO UNA SOCIETA' IN CUI L'AMORE NON VALE NIENTE
  L'amore e il sesso: sono la parte più privata di ciascuno ma anche la più condivisa, niente è più privato ma nulla è più intensamente condiviso come il piacere - e proprio per questo l'istinto sessuale deve essere controllato: tutti gli ordinamenti hanno sempre sottoposto la vita sessuale a una regolamentazione rigida. Perchè  non c'è nulla che esiga un contenimento e una delimitazione più rigorosa, della cosa più condivisa. E poi, la felicità. In Italia la felicità non ha alcun valore, perchè “non vale niente”. Perchè abbia valore, anche il sesso deve servire a qualcosa. Il piacere non deve essere fine, ma solo mezzo, come nell'industria del divertimento o nella pubblicità. La ricerca del piacere si è tradotta così nella produzione di massa del piacere. La seduzione spinge all'azione, sedurre il consumatore lo spinge a consumare e con il crescere della febbre competitiva la meta diventa sempre meno rilevante, conta solo correre. Il sesso oggi (il nostro oggi) è dappertutto, ma non produce condivisione di emozioni, semmai consumo di emozioni. Non siamo sessualmente più liberi. Ci espropriamo persino della nostra parte più privata: anche la sessualità, il privato più intimo, è diventato pubblico. Dunque, viene meno ogni intensità di relazione. Quale amore, allora? Come amare? Ma soprattutto: quale società abbiamo costruito?