Invece di crogiolarsi nella prospettiva della propria morte, i più grandi filosofi esistenzialisti del Novecento - come Karl Jaspers e Jean-Paul Sartre - avrebbero fatto meglio a ingozzarsi di dolci e biscotti. Pare infatti che, stando a una recente ricerca euro-americana, l'angoscia che gli esseri umani provano nei confronti della propria condizione di mortali possa spingere inconsciamente molti di essi a nutrirsi di questi dolciumi, in quanto essi offrirebbero un piacevole, anche se temporaneo, diversivo psicologico PROFUMO DI ZUCCHERO
L'IDEA DI MORIRE FA MANGIARE PIÙ BISCOTTI
Invece di crogiolarsi nella prospettiva della propria morte, i più grandi filosofi esistenzialisti del Novecento - come Karl Jaspers e Jean-Paul Sartre - avrebbero fatto meglio a ingozzarsi di dolci e biscotti. Pare infatti che, stando a una recente ricerca euro-americana, l'angoscia che gli esseri umani provano nei confronti della propria condizione di mortali possa spingere inconsciamente molti di essi a nutrirsi di questi dolciumi, in quanto essi offrirebbero un piacevole, anche se temporaneo, diversivo psicologico PROFUMO DI ZUCCHERO