Per le blogger, quando c’è amore, nel sesso niente è peccato. Tre blogger su quattro si dichiarano soddisfatte nelle relazioni amorose.... DONNE SESSO E BLOG
Disinibite e soddisfatte. Le blogger italiane non sono vittime della rigida e moralistica educazione sessuale che hanno ricevuto. Niente sensi di colpa, niente inibizioni. La gran parte di quelle che si dichiarano credenti, tra l'altro, non si sentono obbligate a seguire gli imperativi religiosi. Quanto al mito del maschio latino, sono disposte a spezzare una lancia a suo favore: il loro grado di soddisfazione nei rapporti con il o i partner è piuttosto alto. L'erotismo femminile, come si legge nelle community, ha cambiato volto. La maggioranza schiacciante delle blogger ha le idee chiare: "Nel sesso nulla è peccato". Solo una minoranza ha un approccio problematico con l'amore e risponde lapidaria: "E' una cosa sporca" . Dando un voto, come fossero a scuola, le più giovani si sentono addirittura di spendere un otto, mentre le donne più avanti nell'età si limitano al sette. Questo, nonostante alla voce"intensità del desiderio" corrisponda appena la sufficienza: un risicato sei. Insomma, le convinzioni e i gusti sessuali dell'altra metà del cielo in web sono in rapida evoluzione. L'erotismo femminile, ad esempio, non è piu' esaltato da coccole o carezze: il 70 per cento delle intervistate non fa mistero, come un tempo, di preferire l'orgasmo. Niente più ricerca del nido familiare ad ogni costo, inoltre. Quel che conta nel rapporto amoroso è la capacità del partner di sedurre (così, almeno, sostiene il 76 per cento delle intervistate). Resta comunque un punto fermo la necessità di protrarre le tenerezze dell'amore in un lungo abbraccio: l'82 per cento vorrebbe restare a contatto con il partner e conversare. Il sesso di gruppo resta tabù (lo farebbe solo il 17 per cento). Ma la fantasia erotica delle blogger italiane ora lascia più spazio al voyeurismo e il 20 per cento immagina di fare l'amore contemporaneamente con due uomini. Sono numerose anche le donne che immaginano di essere costrette ad un rapporto "con la forza".