MARCO PICCOLO

LA CROCIATA DEI SINDACI, APRITE LE CASE CHIUSE, INDETTO REFERENDUM, CADE L'ULTIMO TABU', POSTRIBOLI, LOLITE


Il via lo ha dato il sindaco di Mogliano, seguito a ruota da 20 Comuni: ora si raccolgono le firme per il referendum. Riapertura delle CASE CHIUSE, multe ai clienti, applicazione più severa della legge sull'immigrazione, maggiori controlli sullo sfruttamento della prostituzione. Le proposte sono diverse, spesso provocatorie, ma nascono da un unico denominatore: le belle di notte devono sparire dai marciapiedi ..... BASTA IPOCRISIE RIAPRIAMO LE CASE
Chi le vuole punire, chi redimere, chi semplicemente non le vuole per strada, chi vorrebbe almeno trovar loro una fiction, il disegno di legge del governo sulle prostitute, le prostitute in Rai di Berlusconi, le prostitute presunte degli scandali con Vittorio Emanuele, i parchi dell'amore, ecc... Un irrisolto Tabu' italiano nonostante si sia nel 2013.  Ora da Nord a Sud  sempre più comuni in tutta Italia chiedono la riapertura delle case a luci rosse.  Il là lo aveva dato Giovanni Azzolini, sindaco leghista di Mogliano Veneto in provincia di Treviso, stanco di vedere le strade
piene di ragazzotte un po’ discinte e attempati signori in fila con l’auto. A suo dire un vero e proprio degrado urbano. Un pensiero contagiante quasi come un virus visto che la sua idea di indire un referendum per riaprire, dopo 55 anni, le case chiuse ha sortito l’effetto domino: molti i Comuni veneti che lo hanno seguito (sono già quasi una ventina e crescono di giorno in giorno), tanti anche quelli nel resto d’Italia da Angela Comellere, primo cittadino di Miane (Treviso), al collega Luca De Carlo di Calalzo (Belluno), per arrivare a Attilio Di Mattia, sindaco di Montesilvano (Pescara). Ma l’elenco è lungo e vede entusiaste soprattutto le amministrazioni di centro-destra. E VOI COSA NE PENSATE?