MARCO PICCOLO

l'OPINIONE, ARTE FIGLIA DELLA DEPRESSIONE, IN BILICO TRA INTELLIGENZA E FOLLIA, CHI DICE GENIO....


 .... Edgar Allan Poe di se stesso dice: "La gente sostiene che sono pazzo, in effetti non si sa se la pazzia non sia invece una suprema forma di intelligenza". Tra i pittori e i compositori ricordiamo Van Gogh, Gauguin, Robert Schumann, Ravel e Mahler. Tra gli scrittori si possono citare come casi psichiatrici Ernest Hemingway, Tennessee Williams, Ezra Pound, Mark Twain e Virginia Woolf. Il caso di Van Gogh è certo tra i più studiati, con l'attribuzione postuma di diagnosi quali schizofrenia, intossicazione da assenzio, porfiria intermittente, psicosi maniaco-depressiva e morbo di Meniere.  
 ESISTE una relazione tra genio artistico e malattia mentale? Possono la depressione o lo stato maniacale influenzare la produzione di un artista? O la psicosi maniaco-depressiva contribuire al successo? Da sempre psichiatri e psicologi cercano di rispondere a queste domande esaminando centinaia di casi di artisti famosi, documentati dalle loro cartelle cliniche. Riesaminando i principali studi pubblicati sulle riviste di psichiatria, si può giungere alla conclusione che un reale rapporto tra genio artistico e malattia mentale sia un'ipotesi sostenibile. Cio' sembra esser vero in particolare per le forme maniaco-depressive, usando però criteri epidemiologici non si può affermare che un disturbo grave di tipo affettivo porti necessariamente al genio artistico. Sappiamo che circa l'uno per cento della popolazione soffre di quella forma particolare di psicosi maniaco-depressiva detta bipolare per l'alternarsi di alti e bassi. Essa si contrappone alla forma chiamata unipolare ad andamento esclusivamente depressivo, che corrisponde al 5 per cento della popolazione. Il 60-70 per cento degli individui che commettono suicidio sono affetti da una di queste due forme. Durante la fase maniacale l'individuo si sente su di giri, dorme di meno, ma e' piu' attivo, molto produttivo anche se talvolta più irritabile o addirittura paranoide. Munito di una incrollabile fede di esser nel giusto, può intraprendere qualsiasi avventura e correre qualsiasi rischio. Grandiosità, impulsività e scarso giudizio sono le tre caratteristiche principali di questo stato d'animo, che si è tentato appunto di associare a una maggiore creatività artistica.