... si vide per pochi secondi una donna sul palcoscenico mettere in mostra il pube. Lo stupore degli spettatori fu grande, mentre il timore dell'impresario era immenso, perché credeva che, per eccesso libidico, molti spettatori potessero salire sul palco. IL TABU' DEL NUDO IN PUBBLICO
Il nudo femminile pubblico era limitato a pochi eletti prima della sua comparsa ufficiale nel 1913 alle Folies-Bergère, a Parigi. In tale occasione si vide per pochi secondi una donna sul palcoscenico mettere in mostra il pube. Lo stupore degli spettatori fu grande, mentre il timore dell'impresario era immenso, perché credeva che, per eccesso libidico, molti spettatori potessero salire sul palco. Non avvenne nulla di ciò che si temeva. Il pubblico, pur avido e voglioso, si stupì soltanto, rimase inchiodato al proprio posto. Poi, gradualmente, si abituò a tale genere di spettacolo al punto che oggi si va, ad esempio, al Lido e imperturbabilmente si mangia e si beve. La massima esibizione della nudità in Europa, prima del 1913, era consentita dal cancan del Moulin Rouge, dove le ballerine mostravano le cosce inguainate da calze nere e dove la spaccata era considerata un'esposizione erotica. E in Italia? Dov'era il nudo pubblico a quei tempi? Soltanto nei casini. Per il resto, l'uomo si doveva accontentare di immaginarlo solipsisticamente. Le poche foto clandestine di donne nude che si potevano vedere erano, a paragone di quelle di oggi, delle languide stampe di parrocchia.