Eugenio e Ofelia. Amore ostacolato, amore conquistato, amore eternoBREVE STORIA DI UN AMORE ETERNO
Non capita spesso che una fantasia d'amore adolescenziale si trasformi, dopo una vita, in una storia vera e, a suo modo, sensazionale. Lui è un ragazzetto in vacanza con la famiglia, lei una adolescente che, dati i tempi, cammina per strada tra mamma e papà. Lo sguardo dei due si incrocia ed è "colpo di fulmine" . Si possono incontrare solo per pochi istanti mentre i genitori sono distratti. Ma il trasporto e l'innamoramento è travolgente. Le vacanze finiscono, lui torna a Milano, lei a Torino, si scrivono (siamo negli Anni 50) lettere di passione infuocata ma non si rivedono più Intanto la vita continua . Eugenio e Ofelia si perdono, trovano i compagni delle loro vite e costruiscono famiglie resistenti. Passa mezzo secolo, anche di più, e i fidanzati dell’adolescenza sono diventati due vedovi anziani. Ofelia incontra casualmente un vecchio vicino di casa che è tuttora in contatto con Eugenio. Dopo qualche giorno, a casa di Ofelia suona il telefono: «Ciao… (la chiama con un diminutivo che solo loro conoscono e che dopo sessant’anni non hanno dimenticato). Mi vuoi sposare?». Sabato 14 settembre, nella chiesa di Gignese sul Lago Maggiore, l’ingegnere Eugenio Griziotti e la signora Ofelia Filip, presidente onoraria di un’associazione benefica dal nome profetico di Amar, si sono uniti in matrimonio. Non a tutti è concesso di ritrovare il primo amore perduto. Ma tutti hanno un sogno o un talento coltivato negli anni della giovinezza e poi messo da parte per tanti motivi. Eugenio e Ofelia sembrano volerci dire che ogni desiderio negato, purché profondo, è ancora vivo, e che lo si può realizzare finché si è vivi. Forse si comincia a morire proprio quando si smette di credere che quel che solo ogni tanto succede potrebbe succedere sempre.