ADOLESCENTI: MANEGGIARE CON CURA
La cronaca quotidiana pone in evidenza il basso livello di moralità e l'alto livello di rischio che caratterizza molti adolescenti che ne combinano di tutti i colori: fumare quello che capita, imbottirsi di pillole, aggredire, violentare. Osservandoli per le strade si assiste a sesso esplicito, linguaggio volgarissimo, uso di droghe e violenza ad oprera anche di ragazzine che sembrano bambine. Ma non si tratta di piccoli criminali o di sbarbatelli traviati da una gang. Sono semplicemente i TEENAGER della porta accanto, a zonzo per la città in cerca di vincere la noia, senza la minima percezione di quanto trasgressive e oltraggiose siano le loro azioni. E senza nessun adulto che offra un punto di vista, se non etico, almeno legale. I genitori non solo non riescono a imporre la disciplina, non sanno nemmeno più stabilire un contatto. E i ragazzini si ritrovano soli, in un mondo di violenze dalle quali è sempre più difficile difendersi, perchè escogitate e inflitte dai loro coetanei. Che, a differenza degli adulti, non hanno bisogno di un motivo per scatenarsi: dato che sono ragazzi, ovviamente non sanno quello che fanno. Non hanno idea delle conseguenze, nè gliene importa. I teenager che si disperavano nella ricerca di un senso e una direzione, hanno lasciato il posto a bambini dagli occhi spenti, intorpiditi dalle droghe e dalla cultura di massa, irrequieti e senza affetti, irretiti in un presente senza speranza. Sono diventati i re della loro propria giungla e si ha l'impressione che non ci sia più nulla che un adulto possa fare per loro...